Femminicidi e codice rosso Pienone agli eventi cotro la violenza sulle donne

Iniziativa di commissione pari opportunità e Ordine degli avvocati Testimonianze e relazioni utili a capire i meccanismi della giustizia 

l’iniziativa

Si sono conclusi ieri gli eventi organizzati dal comitato per le pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Pordenone in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il 25 novembre scorso si è tenuto un evento dal titolo “Femminicidio: la voce dei figli” al Convento di San Francesco che ha visto la commovente testimonianza di Diletta Capobianco, rimasta orfana a soli 14 anni della madre, Sabrina Blotti, uccisa nel 2012.

E' seguita una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Andrea Del Missier, sostituto procuratore presso la procura della Repubblica del tribunale di Pordenone, Carlotta Galli del servizio sociale, Patrizia Cicuto del consultorio, la vicecommissaria della polizia di Stato della Questura di Pordenone, Fulvia Stolf e l'avvocata Graziella Cantiello, presidente dell’Aiaf del Friuli Venezia Giulia.

«Quando dopo un femminicidio si spengono i riflettori restano i figli, orfani di madre e spesso con un padre in carcere – ha detto l'avvocata Sara Rizzardo, presidente del Comitato pari opportunità –. A oggi c'è la legge 4/2018 che li tutela che però era una scatola vuota atteso che i decreti attuativi non erano mai stati emanati e gli orfani erano lasciati senza alcun supporto, costretti a pagarsi anche le cure psicologiche e mediche. Proprio lo scorso 24 novembre il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha sbloccato i fondi da destinare agli orfani di femminicidio che potranno finalmente ricevere una tutela effettiva».

Successivamente, nella mattinata di ieri, all'auditorium della Regione in via Roma si è tenuto il convegno dal titolo “Codice rosso: nuovi reati, nuove tecnologie tra tutela della vittima e diritti dell’indagato”.

Alla presenza degli avvocati e di esponenti delle forze dell'ordine sono intervenuti Andrea Faion, sostituto procuratore della procura della Repubblica presso il tribunale di Pordenone, che ha illustrato le novità del “Codice rosso” e le linee guida della Procura in cui si trova a prestare servizio, Alessia Sorgato del foro di Milano, avvocata penalista, già autrice di numerosi articoli e pubblicazioni, da sempre in difesa delle donne, che ha relazionato sul reato del cosiddetto“revenge porn”, l'ispettrice superiore del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni del Friuli Venezia Giulia Annalisa Marini, sull'operato della polizia postale e il tecnico informatico Mauro Carnevali, già consulente della procura della Repubblica presso il tribunale di Pordenone, che ha spiegato le varie tecniche di analisi in digital forensic.

«La funzione sociale dell'avvocato ha il compito di far conoscere anche ai più giovani il valore della legalità e il rispetto dei diritti – ha affermato in conclusione l'avvocata Sara Rizzardo – ed è per questo motivo che abbiamo voluto, con il presidente dell'Ordine, avvocato Alberto Rumiel, che agli eventi fossero presenti anche gli studenti iscritti alle scuole superiori». —

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