Federico Favot: "Amo parole e storie, scrivere è la mia vita"

Il cordovadese, che fa lo sceneggiatore a Roma, ha scritto “I Cesaroni”, il “Commissario Rex” e un film con Abatantuono

CORDOVADO. Dopo quella del regista il ruolo dello sceneggiatore è considerato, all’interno di un set cinematografico o televisivo una delle figure professionali più importanti e il giovane cordovadese Federico Favot costituisce un profilo emergente nel mondo delle serie tv.

Trasferito a Roma una quindicina d’anni fa per seguire la sua passione di “scrivere storie” ha saputo trovare per sensibilità e qualità creative uno spazio significativo nel non facile ambiente delle fiction.

Nei prossimi giorni sarà a Pordenone per un progetto formativo indirizzato a giovani creativi intenzionati a proporsi come autori di serie televisive in cui dall’idea iniziale di produrre un soggetto si arrivi poi al racconto in un massimo di 20 pagine.

«La master class “Scrivere serie tv” che si terrà a Pordenone dal 15 al 17 settembre e poi dal 24 al 26 novembre – racconta Federico Favot – è la seconda parte di un lavoro sulla narrazione iniziato in occasione del “Lago Film Fest” a Revine Lago.

I corsi promossi da Videe di Pordenone e “Scuola Holden” di Torino in collaborazione con Lago Film Festival e Progetto Marco (l’associazione che ricorda l’amico Marco Tondat ucciso a Dacca) rappresentano il primo approccio rivolto a tutte le giovani promesse tra i 22 ai 40 anni di età.

Gli elaborati finali verranno poi inviati alle maggiori case di produzione cinematografiche italiane per un giudizio di merito che potrebbe aprire le porte ad una carriera nelle serie televisive».

E Federico questa professione ha saputo conquistarsela con tanto impegno e sacrificio partendo agli inizi del 2000 da «Cordovado solo con alcuni libri e tanta voglia di scrivere», trasferendosi a Roma «vero centro strategico per fare cinema e televisione».

Dopo essersi diplomato alla scuola Holden di Torino con Alessandro Baricco, Federico Favot ha iniziato un importante percorso di sceneggiatore, scrittore di punta, editor e produttore creativo con serie televisive molto note come I Cesaroni su Canale 5, Il commissario Rex su Rai uno e la fiction Tutti insieme all’improvviso.

Oltre 200 sono i suoi lavori nel settore con esperienze che si sono ampliate nei video, negli spot pubblicitari e cinema scrivendo recentemente il copione del film La gente che sta bene di Francesco Patierno per Rai Cinema con Margherita Buy, Claudio Bisio e Diego Abatantuono.

Una carriera che dopo la collaborazione con il regista e attore Massimo Reale per Le parole degli eroi, il libro di Giorgio Panariello So che ci sarai sempre e il video Alta felicità del cantautore Antonio Pascuzzo, vincitore del Procida film festival, si sta progressivamente, consolidando.

Ora Federico Favot è impegnato a un suo libro che terminerà «entro trenta giorni», accompagnato da un video quotidiano che racconterà le sensazioni dirette e gli stati d’animo dell’autore.

«Mi sento un narratore, amo le storie, creano parole e le parole meraviglie, la lettura è carburante per il cervello e la scrittura è carburante per lo spirito – afferma convinto Federico – e il mondo di oggi è regolato da chi sa raccontare meglio le proprie storie ed i fatti non sono più determinanti e purtroppo, nell’epoca delle “fake news”, l’attenzione deve essere sempre molto alta.

La formazione e l’apprendimento restano un fatto importante – continua – ma la curiosità, l’idea creativa e la passione costituiscono gli aspetti determinanti della professione nella quale, noi italiani come autori. ci stiamo ben confrontando e crescendo con rapidità.

Stiamo uscendo da sterili cliché e da argomenti scontati con prodotti molto validi come Montalbano, Gomorra, I Medici, lavori apprezzati all’estero e che si stanno concretizzando come nostri punto di forza».

«Le sollecitazioni comunque sono tante – conclude Favot –, il livello si è alzato e la concorrenza anche, i nuovi linguaggi, lo sviluppo dei media, i collegamenti della rete e la rapidità delle comunicazioni offrono grandi possibilità di sviluppo e di elaborazione sui contenuti che possono diventare opportunità di conoscenze per nuove esperienze e di conseguenza ulteriori motivazioni per altre elaborazioni di idee».

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