Fatti sparire disegni e poesie appesi all’antica magnolia

SACILE. Magnolia senza poesie, ieri in viale Zancanaro. «Hanno tolto tutte le nostre liriche appese all’antico albero: perché?». Rachele Toffoli, del gruppo No-rotonda e no-sprechi, ha lanciato...

SACILE. Magnolia senza poesie, ieri in viale Zancanaro. «Hanno tolto tutte le nostre liriche appese all’antico albero: perché?». Rachele Toffoli, del gruppo No-rotonda e no-sprechi, ha lanciato indignata l’allarme sullo scippo. «Eco-spazzini hanno pulito l’aiuola e strappato disegni, poesie, citazioni – ha postato su Facebook ieri pomerigggio –. Perché non si pensa, invece, a mettere in ordine il giardino e la recinzione di villa Poletti? Il primo scempio è stato fatto nell’autunno 2012 con la motosega contro le piante della maestra Ida Poletti e ieri c’è stato il secondo affronto, contro 3 mila sacilesi».

Le liriche erano state appese il primo luglio dello scorso anno da Liviana Covre con i “no-rotondini”, pronti a difendere l’albero dallo sradicamento annunciato per costruire la rotatoria. L’albero è il simbolo di una guerra fredda che si è combattuta in 360 giorni. «Questa magnolia – aveva detto la Covre – diventi il simbolo della sinergia fra la grande bellezza della natura e quella dell’arte. I sacilesi ricavino forza per difendere la nostra città». Versi di Keats, Shelley, Virgilio e Lucrezio sino a Byron: tutti sull’albero. Dopo lo scippo, Liviana Covre non molla sui diritti. «A chi fa paura la poesia? – vuole i “mandanti” –. A chi dà fastidio? Non me la prendo con gli esecutori, ma con chi ha dato l’ordine. Il permesso per appendere alla magnolia le poesie era stato regolarmente chiesto e ottenuto». Non si dà per vinta. «Come dice il regista Sorrentino, al tempo di Andreotti i politici avevano rispetto della cultura – rientrerà a giorni a Sacile –. Invece nel 2013 ne hanno paura. Hanno approfittato del fatto che sono fuori città».(c.b.)

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