“Fantasma: il caso una bomber" da martedì la nuova docuserie su Sky crime

La serie in tre episodi ripercorre l'inchiesta sul bombarolo seriale che per oltre dieci anni ha terrorizzato il Nord Est con i suoi ordigni artigianali abbandonati in strada o piazzati sugli scaffali dei supermercati

A pochi giorni dall'esito della perizia sul Dna che forse stabilirà chi è Unabomber, sta per andare in onda, martedì 30 settembre alle 22.55 su Sky Crime, Sky Documentaries e in streaming su Now, "Fantasma: Il caso Unabomber".

La nuova docuserie in tre episodi ripercorre l'inchiesta sul bombarolo seriale che per oltre dieci anni ha terrorizzato il Nord Est con i suoi ordigni artigianali abbandonati in strada o piazzati sugli scaffali dei supermercati.

La produzione originale Sky Crime, realizzata da Ballandi per Hearst Networks Italia in collaborazione con One Podcast, creata da Marco Tursi ed Egilde Verì, indaga nelle pieghe di questa misteriosa vicenda attraverso le testimonianze esclusive di molti protagonisti dell'epoca rimasti finora in silenzio.

Per la prima volta raccontano la loro versione dei fatti alcuni degli investigatori che hanno indagato sul caso e il poliziotto Ezio Zernar, unico condannato al termine della monumentale inchiesta su Unabomber.

Ezio Zernar, rimasto in silenzio per quasi vent'anni, ancora oggi continua a dichiararsi innocente e spiega perché la sua condanna sarebbe stata "voluta e studiata a tavolino". Tra il 1994 e il 2006, un attentatore sconosciuto seminò il panico nel Nord-Est italiano, nascondendo ordigni artigianali all'interno di oggetti comuni come evidenziatori, tubetti di passata e persino uova.

Un'escalation di violenza priva di rivendicazioni, indizi e movimenti chiari. Il processo all'ingegnere di Corva di Azzano Decimo, Elvo Zornitta, sembrò portare gli investigatori a un passo dalla verità, ma il caso si rivelò più complesso del previsto: prove manomesse, piste abbandonate, verità scomode.

E il colpevole, ancora oggi, è ignoto. A distanza di oltre vent'anni, il giornalista Marco Maisano, riesce ad ottenere la riapertura delle indagini e nuove analisi sul Dna trovato sui reperti di Unabomber.

Dopo oltre due anni di rinvii, l'esito della perizia verrà depositato nei prossimi giorni. Attraverso testimonianze inedite, interviste alle vittime e nuovi elementi mai analizzati prima, il documentario indaga nelle ombre di un'indagine controversa, mettendo in discussione le verità ufficiali e cercando risposte in una vicenda rimasta senza giustizia.

Il lavoro di documentazione sul caso è iniziato nel 2020 e per la realizzazione della serie è stato attuato uno studio approfondito sugli atti dell'inchiesta (migliaia di pagine, centinaia di immagini e molti video inediti) recuperati e integrati come parte fondamentale del racconto.

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