Falsi sondaggi telefonici, è polemica a Pagnacco

Il vicesindaco Annalisa Filipponi: l’amministrazione comunale non ha affidato alcun incarico

PAGNACCO. Occhio ai falsi sondaggi telefonici. L'allarme parte dall'amministrazione comunale di Pagnacco, raggiunta nei giorni scorsi da numerose segnalazioni da parte di cittadini che hanno ricevuto telefonate, da parte di soggetti non qualificati, in cui si dichiara di voler eseguire un sondaggio, anche su incarico dello sesso Comune. Vengono richieste informazioni (o lamentele) su eventuali carenze nella gestione del Comune e fatte proposte in vista delle prossime comunali.

«Sindaco e giunta informano i cittadini di non aver mai commissionato ad alcun istituto autorizzato l’effettuazione di sondaggi – avverte il vicesindaco Annalisa Filipponi – e invitiamo perciò i residenti a prestare particolare attenzione nel rispondere a tali domande; dalle segnalazioni ricevute è emerso che chi effettua tali telefonate non indica il nome dell’istituto che realizza il sondaggio, né del soggetto che l’ha commissionato, non chiede la disponibilità a sottoporsi al questionario e, soprattutto, non fornisce informazioni sul trattamento dei dati usati. Le domande, poi, non vengano formulate, come dovrebbe essere, in modo oggettivo, ovvero senza suggerire la risposta».

Il fatto che non si specifichi se le risposte verranno trattate in modo anonimo, inoltre, fa supporre che le telefonate non vengano commissionate da istituti autorizzati «e quindi ciò non garantisce che le informazioni date vengano usate lecitamente e non in modo improprio. Non è dato sapere, infatti, se le conversazioni vengano registrate per poi essere riutilizzate o per ricavare illecitamente l’inclinazione politica dei soggetti. L’amministrazione, atteso l’utilizzo illecito del proprio riferimento quale ente commissionario, si riserverà di segnalare l’accaduto, anche per tale aspetto, agli organi preposti».

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