Fallimenti, giudici cechi a scuola a Udine

I reati fallimentari, in Friuli, sono sempre più frequenti e oggetto di indagini condotte con professionalità e profonda conoscenza della materia. A certificarlo è l’incontro di studi tenuto ieri, in...

I reati fallimentari, in Friuli, sono sempre più frequenti e oggetto di indagini condotte con professionalità e profonda conoscenza della materia. A certificarlo è l’incontro di studi tenuto ieri, in Procura, con un gruppo di magistrati provenienti dalla Repubblica Ceca. Obiettivo: spiegare ai colleghi in “trasferta” il funzionamento del sistema penale italiano e l’applicazione delle norme e dei provvedimenti previsti in materia.

Coordinata dall’Accademia giudiziaria della Repubblica Ceca, sotto l’egida della Comunità Europea, la visita è cominciata proprio dalla Procura di Udine, cioè da una delle tre sedi indicate da Eurojust agli organizzatori - le altre sono quelle di Treviso e di Brescia - per programmare le tappe dello scambio culturale. La delegazione, composta da quattro giudici del tribunale e della Corte d’appello di Praga, è stata ricevuta dal procuratore facente funzioni, Raffaele Tito, che ha ospitato l’incontro nel proprio studio.

Diversi i punti trattati nel corso dell’intera (e intensa) mattinata: dall’illustrazione della gamma di reati ricadenti nell’alveo della legge fallimentare, alle misure previste dal legislatore per bloccare i beni degli indagati. Sulla materia hanno relazionato, oltre a Tito, anche i sostituti procuratori Paola De Franceschi e Lucia Terzariol. Il gruppo era accompagnato da un rappresentante dell’Accademia ceca e dall’interprete.

Alla parte prettamente culturale è seguita quella più conviviale del pranzo in un ristorante della zona. L’occasione si è così rivelata un’opportunità di scambio di conoscenze e di esperienze su più livelli, che ha lasciato soddisfatti tutti. «Siamo molto onorati di essere stati scelti per un incontro internazionale di così alto livello professionale – ha commentato il procuratore Tito –. È un riconoscimento che gratifica noi e il nostro quotidiano lavoro». (l.d.f.)

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