Fagagna ricorda una delle madri del milite ignoto

FAGAGNA La partenza da Cervignano, pochi giorni fa, del treno speciale “Il viaggio dell’eroe”, (nella foto) organizzato per rievocare il viaggio che, esattamente 90 anni fa, portò la salma del...

FAGAGNA

La partenza da Cervignano, pochi giorni fa, del treno speciale “Il viaggio dell’eroe”, (nella foto) organizzato per rievocare il viaggio che, esattamente 90 anni fa, portò la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma perché fosse custodita all’Altare della Patria, ha risvegliato nel comune di Fagagna il ricordo di Italia Ziraldo Lizzi.

La signora Italia, nata nel 1871, fu una delle madri che giunsero ad Aquileia il 28 ottobre 1921 per abbracciare le undici salme di soldati giunti dai campi di battaglia, privi di alcun segno di riconoscimento e appartenenti a tutte le armi. Fu, poi, un'altra mamma, Maria Bergamas di Trieste, a scegliere la salma del milite ignoto, simbolo di tutti i soldati senza nome. Ma Italia era lì. Aveva perso due figli sul campo e uno per le conseguenze della guerra: Marino (caduto a Dogna), Igino (disperso sull'Isonzo) e Enrico.

Da Aquileia quella madre partì poi per Roma, era la prima volta che lasciava la sua Fagagna dove aveva atteso invano il ritorno dei figli. Fu accolta con grandi onori dal re Vittorio Emanuele e dalla regina Elena, e quando tornò in Friuli raccontò del suo viaggio e della grande commozione che l'accompagnò.

Qualche compaesano le chiese come era Roma, a quei tempi per un friulano lontanissima, e lei, come riferiscono i familiari, rispose: «E cui le a vedude? jo o ai dome vait» (E chi l’ha vista? Io ho solo pianto). Italia Lizzi morì nel 1929 a 58 anni, lasciando il ricordo di una vita dolorosa segnata dalla perdita dei figli.

La comunità fagagnese l'ha ricordata proprio in queste giornate dedicate al ricordo del Milite Ignoto e alla rievocazione di quello storico viaggio.

Marina Presello

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