Fabbrica digitale, finanziamento europeo al Polo tecnologico

Il Polo tecnologico di Pordenone conferma la sua vocazione nel trasferimento tecnologico alle imprese e le proprie competenze aggiudicandosi, quale capo progetto, un finanziamento europeo per la trasformazione digitale delle piccole e medie imprese. Il progetto, che ha un acronimo singolare Bifocalps (Boosting innovation in factory of the future value chain in the alps), svilupperà le migliori tecnologie ed esperienze per una manifattura digitale e sostenibile nelle piccole e medie imprese, di un territorio internazionale.
Sono infatti italiani, sloveni, austriaci, francesi e tedeschi i partners che per gli addetti all’innovazione hanno nomi che non richiedono presentazioni. Per citarne alcuni l’Università di Udine con il dipartimento di Ingegneria Gestionale, il Cnr con il suo gruppo di automazione industriale, l’Università e il Parco tecnologico della vicina Lubiana e perfino il tante volte indicato come eccellenza europea il Fraunhofer Institute a cui si aggiungono i francesi di Grenoble.
«Partenariato di eccellenza che pone il Polo, capo progetto, di fronte a sfide professionali tanto stimolanti quanto emozionanti – ha detto il presidente Valerio Pontarolo – . Ma stimoli ed emozioni sono gli ingredienti indispensabili per una trasformazione della manifattura del nostro territorio che dovrà anche essere una trasformazione sociale. La Fabbrica del futuro non sarà più solo grande impresa ma sarà certamente gestita da tecnologie collaborative con professionisti della produzione che oggi non esistono ancora».
Bifocalps mapperà le migliori tecnologie e le più avanzate performance dei processi produttivi di un vasto territorio europeo, lo spazio alpino appunto, con il coinvolgimento di stakeholder di altissimo livello, guiderà, accelerandola ma anche minimizzando i traumi della quarta rivoluzione industriale: industria 4.0. Il progetto mira dunque a stimolare la collaborazione e le sinergie tra i principali attori del sistema dell’innovazione della regione alpina per uno sviluppo sostenibile, intelligente e competitivo della catena del valore del settore manifatturiero verso le pratiche della Fabbrica del futuro (FoF).
«Siamo certi – ha sostenuto il direttore Scolari – che le aziende manifatturiere del territorio saranno i primi beneficiari di questo importante riconoscimento anche economico».
«Lo sviluppo economico e sociale è legato all’introduzione delle nuove tecnologie – ha sottolineato Massimiliano Bertetti, a capo del progetto – e mai nel passato ci furono trasformazioni dirompenti come queste tecnologie digitali».
Oggi intanto è prevista la tappa regionale del road show di Fabbrica Intelligente, cluster nazionale che si fermerà alle 17 a San Vito al Tagliamento, nella Lean Experience Factory, tangibile esempio di Fabbrica 4.0 fondata da Unindustria Pordenone e McKinsey. Sono previst gli interventi del vicegorvernatore del Fvg Sergio Bolzonello, del presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, del presidente del cluster Comet, Sergio Barel, della direttrice della direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione della Regione Lidia Alessio-Vernì e di ulteriori qualificati relatori.
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