Ex soci della Banca di Vicenza a caccia dei beni di Zonin & C.

Gli avvocati chiederanno le revocatorie dei trasferimenti di proprietà a mogli e figli. Definito il calendario processuale. Si riprende il 20 gennaio, udienze anche il sabato

VICENZA. La polizia giudiziaria tornerà negli uffici della Popolare di Vicenza per acquisire gli elenchi delle persone che hanno transato con l’istituto di credito.

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Lo ha disposto ieri mattina il gup Roberto Venditti nel corso dell’udienza preliminare per aggiotaggio e ostacolo alla Vigilanza nei confronti di Gianni Zonin e di altri 6 ex vertici dell’istituto, più la banca stessa. L’obiettivo è quello di valutare chi effettivamente ha diritto di partecipare al procedimento in qualità di parte civile, con la possibile estromissione dall’udienza di quanti - accettando l’accordo con Bpvi - sono stati in parte risarciti.

Udienze di sabato. L’udienza di ieri è servita a definire il calendario processuale. Si riprende il 20 gennaio (posizioni da 1 a 128), si prosegue il 27 (posizioni da 128 a 289) e poi c’è un febbraio intensissimo con ben quattro date: il 3, l’8, il 15 e il 24. La maggior parte delle sedute si tiene di sabato, giorno insolito per le udienze. Lo ha deciso il gup per dribblare l’ostacolo dei molti altri impegni in aula degli avvocati, evitando così ritardi nella celebrazione del processo.

Lo spettro che incombe è la prescrizione; per Veneto Banca il gup di Roma ha addirittura anticipato di tre mesi l’avvio della preliminare. Una tabella di marcia decisamente serrata quella vicentina, tanto che le difese hanno sollevato un problema di tempi, ritenendoli troppo brevi per preparare le eccezioni alle costituzioni di parte civile.

Ricongiunzione di Sorato. Un’udienza intanto è stata spostata: quella a carico dell’ex direttore generale Samuele Sorato che viaggiava su binari paralleli visto lo stralcio disposto dal giudice a fronte della malattia che lo ha colpito impedendogli di partecipare al processo. La data del procedimento è stata fissata per il 20 gennaio e se l’ex manager si sarà ripreso, sarà possibile la riunificazione del procedimento.

Le prossime mosse, le revocatorie. Cosa succederà nel corso delle prossime udienze? Le difese degli imputati solleveranno eccezioni per estromettere quante più parti civili (attualmente sono quasi 5 mila). I legali dei risparmiatori potranno muoversi invece lungo la strada delle revocatorie. In pratica potranno chiedere che vengano annullate le operazioni con le quali gli imputati hanno trasferito le loro proprietà ai familiari. In questo modo sarà possibile aggredire i beni - numerosi - ceduti dagli ex amministratori a mogli e figli prima del tracollo dell’istituto di credito.

Quei sequestri che, a differenza di quanto avvenuto per Veneto Banca, non sono mai stati fatti a Vicenza, potrebbero scattare su iniziativa degli avvocati dei risparmiatori. «Noi procederemo sicuramente», conferma l’avvocato Sergio Calvetti, il legale con il maggiore “pacchetto” di parti civili. «Attendiamo che ci sia la definitiva ammissione alla costituzione di parte civile».

Aula bunker. In attesa che venga definito il numero di risparmiatori legittimati a partecipare all’udienza preliminare, il gup Venditti ha chiesto agli avvocati di presentare entro l’8 gennaio il numero esatto di clienti che intendono prendere parte alla seduta.

E questo, naturalmente, per motivi logistici. Il tribunale di Vicenza per tale procedimento può ospitare al massimo 350 persone, tra aula “c” e altre due aule collegate in videoconferenza. Se invece il numero dei partecipanti fosse superiore, allora ci sarebbe la “migrazione” del processo verso l’aula bunker di Padova o quella di Mestre. Il presidente del tribunale vicentino Alberto Rizzo non aveva comunque escluso altre soluzioni logistiche che sono allo studio.

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