Ex Sirenella, i progettisti fanno causa
SACILE. La ricostruzione (al momento mancata) dell’hotel Sirenella di Sacile, già albergo ristorante lungo la strada statale Pontebbana in prossimità dell’ospedale nel secondo dopoguerra luogo di ritrovo d’eccellenza per sacilesi e non, finisce davanti al giudice civile del tribunale di Pordenone. Le parti in causa saranno convocate il prossimo mese. Oggetto della disputa, la mancata liquidazione del compenso ai progettisti della nuova struttura ricettiva.
Un passo indietro. Nel 2008 è stato abbattuto lo storico ristorante hotel Sirenella. Nel progetto di due imprenditori russi doveva sorgere il “Grand hotel Sirenella”. Nel gennaio 2008 il consiglio comunale di Sacile aveva approvato il progetto di massima in deroga alle direttive in vigore presentato per la realizzazione di un intervento di ristrutturazione edilizia ovvero demolizione e ricostruzione di un fabbricato ad uso albergo. A rappresentare Sirenella grand hotel srl è Aleks Samokhin, originario della Bielorussia e il russo Nicolaj Costin. Il progetto è firmato dallo Studio Idea di Portogruaro.
I lavori non sono cominciati nei tre anni previsti dalla legge e la società non ha chiesto proroghe. Ma la società ha già versato al Comune di Sacile le spettanze della “vecchia” legge Bucalossi.
Mentre gli imprenditori russi non escludono nuove idee per ripartire, decaduti i termini i progettisti hanno chiesto il loro compenso.
La “causa di accertamento”, che vede protagonisti lo studio di progettazione (assistito dall’avvocato Guido Terzi), la srl degli imprenditori russi (rappresentata dall’avvocato Cristiano Leone), e il Comune di Sacile è fissata per febbraio davanti al giudice civile.
La progettazione, nelle previsioni iniziali, era stata quantificata in 253 mila euro. Pari agli oneri edilizi versati all’ente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto