Ex Ovvio, riapre il Gammon ma restano i rifiuti

Roveredo, lo storico locale rivitalizza l’area commerciale, dove permangono cumuli di immondizie

ROVEREDO IN PIANO. Cumuli di rifiuti e sporcizia segnano lo stato di abbandono dell'area commerciale ex “Ovvio-Semeraro”.

La presenza della discarica a cielo aperto era stata denunciata un paio di settimane fa dal consigliere roveredano Fabio Tamai (M5S): da allora la situazione è migliorata, ma non risolta, e nuovo materiale destinato alla piazzola ecologica si accatasta nell'area parcheggio un tempo affollata dalle automobili dei clienti della palestra, del bowling e del “The gammon”.

Proprio dallo storico locale, in procinto di riaprire i battenti dopo anni di silenzio, può ripartire il rilancio dell'intero parco commerciale al confine tra Roveredo e Aviano.

Le voci si erano fatte insistenti, nei mesi scorsi, quando si era cominciata a diffondere la notizia di una imminente ripresa dell'attività di questo pub, per anni punto di ritrovo irrinunciabile per la provincia di Pordenone.

A giudicare dai movimenti e dal viavai di auto e furgoni nella zona – ieri è ricomparsa anche l'insegna esterna – sembra proprio che i lavori in vista della riapertura siano agli sgoccioli. Il “Gammon” è pronto a tornare in pista, andando a rivitalizzare una “zona morta” dell’asse Pordenone-Aviano.

Le porte del locale dovrebbero riaprire entro ottobre. E chissà che, assieme ai clienti, si facciano avanti anche nuovi investitori, pronti a scommettere nel rilancio di un'area quasi completamente svuotata dalle chiusure di Semeraro, Ovvio (con annesso bar) e Supercoop.

Un'area dove resistono i marchi Unieuro – ma circolano voci di un possibile trasferimento – Del Ben abbigliamento e Scarpe& Scarpe, assieme al ristorante cinese che ha preso il posto del Pizz Pazz.

Sul futuro di questa zona molto si è detto e ipotizzato, ma lo spazio per eventuali margini d’azione è tutto in mano ai privati. Le istituzioni – dai Comuni di Roveredo e Aviano, sino alla Regione – si sono impegnate a modificare la destinazione d’uso dei capannoni sfitti, da convertire in attività non strettamente commerciali.

Tra le idee avanzate, la creazione di un luogo per lo sviluppo di start-up legate al settore della ricerca, in linea con quanto avviene tra il Polo tecnologico e il Cro di Aviano, considerato che il parco “Ovvio-Semeraro” si trova esattamente a metà strada tra questi due centri. I progetti, al momento, restano sulla carta.

Le immondizie, al contrario, sono un segno tangibile e reale.

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