«Ex Kennedy più utile per noi»

SPILIMBERGO. «Un liceo classico all’ex Kennedy? Un’idea suggestiva ma impraticabile». A frenare l’entusiasmo del vicesindaco di Spilimbergo Marco Dreosto che ieri, dalla pagine del Messaggero Veneto, aveva aperto alla possibilità che, in accordo con la parrocchia di Santa Maria Maggiore, l’ex Kennedy, oggi di nuovo chiuso dopo una laboriosa e costosa opera di restyling, possa in futuro di nuovo accogliere studenti di un indirizzo di scuola superiore (nello specifico Dreosto avanzava l’ipotesi di un liceo classico, indirizzo di studi di cui l’area di Maniago e Spilimbergo è scoperta) è la dirigente scolastica dell’Istituto d’istruzione superiore della città del mosaico Lucia D’Andrea. «Se la parrocchia si accordasse con la Provincia – commenta la preside – credo che un’idea percorribile e, anzi, vista la situazione, auspicabile possa essere, piuttosto che pensare a un nuovo indirizzo di studi, il potenziamento di quelli che già ci sono nel nostro istituto, rendendo tra l’altro più confortevole la vita ai nostri ragazzi che, visto l’incremento di iscritti nel corso di questi ultimi anni, si trovano a dovere frequentare la scuola in spazi notevolmente ridimensionati, tanto che per accoglierli ci siamo trovati a dover tagliare alcuni laboratori facendone aule per le lezioni».
«Lo spazio – prosegue D’Andrea – non è mai troppo e credo sia opportuno pensare a migliorare quel che c’è già piuttosto che ipotizzare nuovi indirizzi di studio, in particolare un liceo classico». Da addetta ai lavori, la dirigente scolastica sostiene come il classico sia per antomasia «una scuola da capoluogo»: difficilmente gli studenti sceglierebbero di frequentare il classico in una scuola di periferia e anche gli stessi insegnanti non ambirebbero a una sede periferica, con la conseguenza che «un liceo classico a Spilimbergo o in sede diversa da Pordenone o Udine rischierebbe di nascere con l’handicap di avere un’offerta qualitativa al di sotto delle migliori aspettative».
«L’Istituto superiore di Spilimbergo – conclude la dirigente – negli ultimi anni ha avuto un incremento delle iscrizioni, tanto che la popolazione scolastica ha superato quest’anno le 600 unità, trend che crediamo possa proseguire anche con l’attivazione dell’articolazione “Energia” all’interno dell’indirizzo di meccanica e meccatronica, in continuità con le collaborazioni, ormai pluriennali, con le realtà produttive del territorio che sempre più puntano sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico».
Guglielmo Zisa
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