Ex cinema di Udine, entra in scena De Laurentiis
L’imprenditore napoletano vuole recuperare il Capitol, ma nell’operazione rientrerebbero anche l'Ariston e il Cristallo.

UDINE. L’ex cinema Capitol di piazzale Osoppo è al centro di un progetto di recupero che potrebbe cambiare volto anche al condominio “Alpi”. O meglio questa è l’intenzione dell’imprenditore nonché presidente del Napoli calcio, Aurelio De Laurentiis, che, nei giorni scorsi, ha telefonato al sindaco Furio Honsell per chiedergli un incontro. Si tratterà di un confronto per discutere una proposta di recupero dell’ex cinema Capitol che esclude, però, il ripristino del grande schermo. Al momento non è ancora chiaro cosa intende realizzare in quegli spazi la Filmauro, la società del gruppo De Laurentiis proprietaria dell’immobile, ma certamente si sa che il produttore cinematografico pensa in grande e che sarebbe pronto a investire svariati milioni di euro a Udine.
A palazzo D’Aronco le bocche restano cucite. Quello che è sicuro è che il sindaco con i tecnici comunali si sta preparando all’incontro durante il quale non mancherà di focalizzare l’attenzione pure sugli ex cinema Ariston e Cristallo per convincere il vertice della Filmauro a investire anche sulle due sale di via Aquileia e via Gorghi chiuse da circa un decennio.
A favorire il contatto con l’imprenditore cinematografico prestato al calcio è stato l’architetto Fabrizio Smigliano, dipendente part time di palazzo D’Aronco. L’architetto ha lo studio sopra l’ex cinema Capitol e, stanco di passare davanti alla sala cinematografica chiusa, ha messo a punto un piano di fattibilità inviando l’elaborato alla Filmauro. Tempo qualche giorno e la società di produzione cinematografica non solo si è fatta sentire, ma ha rilanciato inviando un’ipotesi di utilizzo di gran lunga più impegnativa dal punto di vista finanziario. Da quanto si è potuto apprendere, non è escluso che l’ipotesi progettuale preveda la demolizione dell’attuale sala e il rifacimento di un immobile dall’architettura completamente diversa dall’attuale. Un immobile che comunque non sarà più adibito a cinema. Lo studio di fattibilità dell’architetto Smigliano, incentrato sul recupero della sala con l’ampliamento delle superfici utili e, quindi, con nuove attività, è stato letteralmente stravolto dai progettisti della Filmauro che, al contrario, pensano di fare tutt’altro.
Impossibile entrare più nello specifico per capire cosa pensino di attuare nel “cubo” del condominio “Alpi”. Certo è che a palazzo D’Aronco c’è molta attesa per l’incontro con Aurelio De Laurentiis, lo stesso che, stando ai si dice, avrebbe già invitato il sindaco a organizzare anche una partita di calcio tra Udinese e Napoli.
C’è però anche chi non esclude che in piazzale Osoppo possa trovare spazio un vero e proprio centro di produzione cinematografica. Ma questa è solo una delle tante ipotesi che circolano nei corridoi anche perché l’incartamento Capitol resta top secret ai più. Inutile dire che il contatto è di quelli inaspettati da un verso e molto ambito dall’altro perché se effettivamente il produttore cinematografico e dirigente sportivo investirà a Udine, questa per la città può trasformarsi in un’occasione di sviluppo da non perdere.
Non va dimenticato, infatti, che il recupero degli ex cinema chiusi da circa 10 anni perché non riuscivano a sostenere la concorrenza delle multisala, è un vecchio problema più volte finito al centro di altrettanti piani di recupero. Tant’è che il Cristallo è già stato trasformato in un locale pubblico e poi chiuso perché i residenti nella zona lamentavano disagi provocati dal via vai di gente, mentre una decina di anni fa, il Capitol, stando alle intenzioni della Sautec, la società che gestiva il cinema, avrebbe dovuto diventare un parcheggio per andare incontro alla richiesta di posti auto proveniente degli abitanti della zona.
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