Ex cava Casali Sartori: c’è il via libera dei vigili al nuovo poligono di tiro

AVIANO
È stato autorizzato dalla polizia locale il nuovo poligono di tiro alla ex Cava Casali Sartori. Il via libera è arrivato alla domanda presentata dall’associazione che intende aprire la struttura, e sul progetto ritornerà a riunirsi la commissione ambiente.
A San Martino di Campagna ormai da anni è dismessa la Cava Casali Sartori. Oggetto di battaglia politica fin dai primi anni 2000, quando con il sindaco Gianluigi Rellini si prospettato un utilizzo per una cava di sovvalli. Tramontato questo progetto si era ipotizzata la creazione di una pista da motocross, ipotesi che per prevedeva una ulteriore escavazione.
Qualche mese fa una nuova destinazione, con la nascita di un poligono di tiro ad opera di una associazione che all’interno conta anche operatori delle forze dell’ordine. Il progetto è stato illustrato alla commissione ambiente qualche settimana fa e i commissari avevano sollevato alcune questioni e posto alcune domande. L’associazione che ha presentato il progetto aveva dato la disponibilità a fornire i chiarimenti richiesti.
Sull’altro fronte, l’iter è proseguito. Per aprire un poligono di tiro, infatti, è necessaria l’autorizzazione da parte della polizia locale secondo quanto recita l’articolo 57 del Tulps (testo unico di legge sulla pubblica sicurezza). «Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. La licenza – si legge ancora nella norma – è altresì richiesta per l’apertura o la gestione di campi di tiro o poligoni privati».
La polizia locale di Aviano ha autorizzato il poligono di tiro dopo un iter previsto, che prevede anche l’indicazione delle misure da adottarsi per garantire la sicurezza di chi opera all’interno del poligono e di chi transita all’esterno.
Una autorizzazione che chiede anche un piano di bonifica per l’esito della attività. Il bossolo, infatti, cade appena l’arma spara, ma l’ogiva si può conficcare nel terreno. In questo caso a quanto pare l’associazione ha previsto una serie di pannelli movibili. L’iter è stato completato per quanto riguarda la parte autorizzativa.
Un poligono di tiro privato che potrebbe essere autorizzato da appassionati, cacciatori, ma anche forze dell’ordine. Se dal punto di vista delle leggi di pubblica sicurezza l’iter è completato, e a quanto pare non sono previsti grandi interventi strutturali all’interno.
Sulla questione comunque deve ancora esprimersi la commissione ambiente del Comune, che ha già preso visione del progetto nelle scorse settimane. L’organismo si riunirà prossimi giorni per avere le risposte alle domande presentate e e per valutare se ci siano aspetti di carattere ambientale, se sia necessario acquisire altri pareri. Nella precedente seduta, l’associazione si era resa disponibile a fornire la documentazione necessaria. –
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