Evade un omicida,lo cercano nella foresta
È caccia all’uomo in Valcanale. Un detenuto in semilibertà si è dileguato nei boschi di Ugovizza, dopo aver evitato un controllo della polizia stradale. Si tratta di un trentino condannato a 25 anni per l’omicidio di un carabiniere nel corso di una rapina. Le battute sono cominciate immediatamente.

TARVISIO.
È caccia all’uomo in Valcanale. Un detenuto del carcere di Padova in regime di semilibertà infatti, si è dileguato ieri mattina nei boschi di Ugovizza, dopo aver evitato il controllo di una pattuglia della polizia stradale. Si tratta di Florian Egger, quarantunenne, trentino di origine, condannato a venticinque anni di reclusione per l’omicidio di un carabiniere nel corso di una rapina compiuta a Merano nel 1997.
L’uomo, dal 2007, dopo aver ottenuto la semiliberà, si recava quotidianamente all’esterno del carcere per lavorare al servizio di una cooperativa, con l’obbligo di rientrare ogni sera. Ieri però, la sua cella è rimasta vuota. Egger infatti, ha fatto perdere le proprie tracce nei boschi del Tarvisiano, dopo essere sfuggito a un controllo della polizia stradale di Amaro. L’allarme è scattato poco dopo mezzogiorno. Un’auto come tante, si avvicina al casello di Ugovizza, sull’A23. A bordo c’è Egger, che usufruendo di un permesso speciale, con l’obbligo di far rientro in carcere alle 21.30, si sta dirigendo in Austria.
Oltrepassata la barriera però, nota una pattuglia della polizia stradale, impegnata, come al solito, nel contrasto di attività illecite nelle vicinanze del Confine di Stato. Il detenuto si innervosisce e per evitare un controllo scende dall’auto e comincia a correre verso il bosco. Gli agenti lo inseguono immediatamente, ma del fuggitivo non c’è più traccia. Gli investigatori scopriranno più tardi l’identità di Egger, riconoscendolo come proprietario dell’auto. Partono le ricerche, che coinvolgono, oltre alla polizia di Tarvisio e Tolmezzo, anche i carabinieri della Compagnia di Tarvisio e la Guardia di Finanza. Si utilizzano anche unità cinofile delle Fiamme gialle, ma senza risultato.
A quanto pare, Egger, conosciuto come il “Rambo di Lauregno”, non sarebbe nuovo a fughe di questo tipo. Dopo la rapina compiuta a Merano 12 anni fa, infatti, sarebbe riuscito a sopravvivere in solitudine nei boschi che circondano la città altoatesina per circa 45 giorni, prima di essere arrestato. Le ricerche sono state interrotte nelle tarda serata di ieri, per riprendere questa mattina, anche se le probabilità di ritrovare il detenuto in zona sono molto basse. Nel corso della notte, carabinieri e polizia hanno effettuato un servizio di controllo nei centri abitati e in prossimità dei confini.
Tra le ipotesi fatte dagli investigatori, suggerita anche dal ritrovamento nell’auto abbandonata di un paio di occhiali e di una parrucca, c’è quella che Egger si stesse dirigendo in Austria per compiere una rapina prima di fare ritorno in carcere. Non si sa se l’uomo, al momento della fuga, fosse provvisto di un arma da fuoco. Dell’accaduto sono stati informati la Procura di Tolmezzo e il pubblico ministero Alessandra Burra.
Alessandro Cesare
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