Esuberi nelle Basi Usa, Aviano si salva

Coinvolti solo tre italiani del personale civile su 143 eccedenze in Italia. I sindacati: saranno destinati ad altre mansioni

Aviano è interessata marginalmente dal piano di riorganizzazione deciso dagli Stati Uniti, che prevede 143 esuberi di personale civile italiano nelle diverse basi. Se lo scorso anno a tagliare ha pensato l’Us Navy, quest’anno tocca all’Army, ovvero all’esercito. Ad Aviano sono a rischio solo tre posizioni, che i sindacati si dicono sicuri di riuscire a ricollocare all’interno della base.

Il piano. E’ stato presentato a Roma dalla direzione europea del personale dell’esercito americano. Sono state illustrate ai sindacati le conseguenze della decisione assunta dal dipartimento della Difesa degli Usa di un diverso spiegamento delle forze armate in Europa.

Gli esuberi. In totale saranno tagliati, nel 2012, 71 posizioni civili statunitensi, nove militari americani e 143 posizioni italiane nelle diverse basi. Penalizzate la Base di Vicenza, dove saranno cancellati 73 posti di lavoro che, però, saranno recuperati una volta entrata in funzione la Dal Molin, e 67 a Camp Darby, la base di Livorno, che verrà declassata.

La situazione ad Aviano. I sindacati hanno tirato un sospiro di sollievo. In Pedemontana tre gli esuberi «per i quali – afferma Angelo Zaccaria della Uil Tucs – è già stato avviato un percorso per la ricollocazione. Organizzazioni sindacali e amministrazione americana sono impegnati in una soluzione che li porti ad avere altra occupazione interna». Ieri pomeriggio, inoltre, l’ufficio personale della base ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori che per Aviano non sono previsti tagli per l’Air Force in Italia per la seconda tranche dell’anno fiscale (che per gli americani termina a ottobre).

Le mosse nell’esercito. L’Army ridurrà la sua presenza in Italia declassando Camp Darby che, da struttura autonoma o semiautonoma, diventerà satellite della Us Garrison di Vicenza. Anche per quest’ultima ci sarà una riduzione, ma a tempo: con l’entrata in funzione della Dal Molin è previsto un nuovo inserimento di personale per operare al suo interno, passando da 147 posizioni attuali a 2012.

La crisi negli Usa. «La direzione del personale europea – ha detto Giancarlo Guidi, coordinatore nazionale della Uil Tucs – ci ha informato di essere disposta a fare il massimo per attenuare l’impatto della riduzione delle posizioni di lavoro italiane, ma che come a noi è ben noto la grande e forte crisi coinvolge pure gli Stati Uniti che, tra le misure che ha intrapreso, ha inserito anche la riduzione delle spese militari, specie quelle all’estero».

La preoccupazione. Rimane, per il 2013, anche alla luce dei pesanti tagli annunciati da Obama la settimana scorsa: «E’ inevitabile – ha detto Zaccaria – che ci siano conseguenze anche ad Aviano». In tal senso a giugno sarà reso noto il piano esuberi per il 2013.

Donatella Schettini

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