Estorsione a una latteria dopo il licenziamento: arrestata una coppia

Fiume Veneto, il titolare dell'esercizio commerciale denuncia un uomo di 63 anni e una donna di 36. Il primo aveva chiesto soldi al proprietario per evitargli "fastidi e danni economici". Qualche giorno prima lei era stata licenziata

FIUME VENETO. I carabinieri della Stazione di Fiume Veneto hanno arrestato, in flagranza di reato, un italiano, O. N., classe 1956 e una cittadina della Repubblica slovacca L. D., classe 1983, per estorsione.

La vicenda si svolge negli ultimi giorni del mese di maggio quando la donna viene assunta, tramite una società di lavoro interinale, alla “Latteria di Taiedo” con sede a Chions. Dopo alcuni giorni il titolare dell’attività commerciale decide di interrompere il rapporto di lavoro liquidandole il dovuto.

Estorsione dopo il licenziamento: due arresti
Estorsione dopo il licenziamento: due arresti

La vicenda professionale sembra chiusa lì quando, dopo qualche giorno, un uomo, che dichiara di essere il marito della licenziata, chiede insistentemente di poter parlare con il titolare dell’azienda perché intende presentare una denuncia all’Ispettorato del lavoro.

Durante l’incontro, a cui partecipa anche il legale di fiducia del titolare dell’azienda, l’uomo, sempre paventando la sua intenzione di sporgere una denuncia per presunti maltrattamenti subiti dalla donna nel corso del periodo di lavoro in quell’azienda, racconta di essere stato a sua volta vittima di un “episodio” analogo, ma a parti invertite, dal quale ne era uscito così male che era stato costretto a chiudere l’attività commerciale, di fatto “suggerendo” una soluzione alternativa al proprietario della “Latteria di Tajedo” che sicuramente gli avrebbe procurato meno fastidi e danni economici.

Quest’ultimo, impaurito dalla minaccia di poter finire in rovina con l’attività commerciale, ha deciso di denunciare il fatto ai carabinieri che, coordinati dal Procura della Repubblica di Pordenone, al momento della consegna dei soldi richiesti precedentemente da O.N. al titolare, hanno fermato lui e la donna con i soldi appena ricevuti, traendoli in arresto.

Al termine delle operazioni O.N. è stato condotto in carcere e L.D. portata agli arresti domiciliari. Sono stati poi scarcerati entrambi su disposizione della Procura di Pordenone nella giornata di venerdì 31 maggio.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto