Escursionista dispersa da due notti Un cellulare mantiene la speranza

Ricerche concentrate tra Forca Bassa e Casera Cec dove si ritiene si sia smarrita la turista francese

BARCIS

È dispersa da lunedì pomeriggio sulle Dolomiti friulane sopra Barcis un’escursionista francese di 52 anni, residente ad Avignone. Ieri sera, dopo il tramonto, le ricerche sono state sospese, senza esito: riprenderanno oggi alle prime luci.

A lanciare l’allarme, lunedì poco dopo le 20 un amico, di nazionalità svizzera ma originario del posto, che l’attendeva a casa per cena. La donna, che si trovava in vacanza a Barcis con lui, si è incamminata da sola lungo un sentiero sul Monte Laura, forse verso Forca Bassa, verso le 13, senza fare rientro.

Subito sono stati mobilitati i soccorsi. Nella notte le squadre speleo-alpine-fluviali e i tecnici del soccorso alpino hanno perlustrato i sentieri Cai 995 e 978, con il supporto in volo dei droni dei pompieri arrivati dal Veneto, dotati di una speciale telecamera a infrarossi che consente una visione notturna. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Montereale Valcellina.

Ieri mattina all’alba si sono alzati in volo anche gli elicotteri della protezione civile e dei vigili del fuoco che hanno supportato le ricerche con sorvoli e trasporto di personale in quota. Sono arrivate anche varie squadre cinofile, fra le quali unità della guardia di finanza. Una quarantina i soccorritori mobilitati. Per il Csnas sono giunte le stazioni di Maniago, Pordenone e Valcellina.

Sono stati battuti, tra lunedì notte e ieri mattina, tutti i sentieri e le loro deviazioni, a partire da quello con segnavia 995 che conduce sul Monte Laura con alcuni tratti in cresta molto esposti. Alle 11.30 il cellulare della donna è ritornato a essere raggiungibile. Fino a quel momento, invece, non era stato possibile localizzarla.

Grazie a questo nuovo elemento i vigili del fuoco e la guardia di finanza hanno cercato di individuare le ultime celle telefoniche agganciate per circoscrivere l’area delle ricerche.

Attorno alle 17 un gruppo di soccorritori del Cnsas della stazione di Pordenone, che stava perlustrando l’area assegnata, ha sentito un telefono cellulare squillare. Il suono proveniva da una zona attraversata da una traccia di sentiero non segnata che collega Forca Bassa a Casera Cec. La zona è a tratti impervia ed è attraversata da alcuni rii. Tutti quanti – pompieri, finanzieri e soccorso alpino – si sono immediatamente concentrati in quella zona per la ricerca sistematica, senza però trovare traccia della dispersa.

Con il calare del buio, ieri sera, le ricerche sono state sospese. I vigili del fuoco hanno proseguito invece gli accertamenti sulle celle telefoniche. Per la donna ieri è stata la seconda notte all’addiaccio. Oggi arriveranno rinforzi da tutte le stazioni del soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia. —

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