Esalazioni e forti odori nella zona artigianale, in due accusano malori

E’ l’ennesimo caso, ma l’Arpa non rileva valori fuori norma. Problemi in un impianto. La ditta: lo stiamo cambiando

CHIONS. Esalazioni: alcune aziende continuano a segnalare alle istituzioni forti odori nella zona artigianale di Villotta di Chions. Il sindaco Renato Santin ha scritto ad Aas 5, Arpa e Regione per la quarta volta in un anno, chiedendo interventi. L’Arpa però ha già effettuato svariati controlli, senza mai riscontrare valori di sostanze chimiche fuori norma. Intanto, un’azienda “attenzionata” anche dall’Arpa si accinge a sostituire un impianto, su prescrizione della Regione.

B Light segnala all’Arpa la presenza di emissioni dal 17 febbraio 2016: varie lettere hanno raggiunto da allora Arpa, Aas 5, Regione, Comune e carabinieri. Ben dieci tra il 9 maggio 2017 e il 19 luglio 2018.

«Le esalazioni, che si manifestano con un odore forte e acre – dice Roberto Tesolin, amministratore delegato di B Light –, provocano macchie sulla carrozzeria delle auto e alle persone mal di gola, nausea, difficoltà respiratorie, cefalea, capogiro.

Di recente, due dipendenti sono stati accompagnati in ospedale a San Vito: a uno, il 17 luglio, è stata praticata una flebo contro nausea e capogiro, all’altro, il 7 luglio, sono state riscontrate bruciore alla gola e malessere. Si è recato al pronto soccorso su suggerimento del medico del lavoro, presente in azienda per le consuete visite annuali».

L’Arpa riferisce di aver effettuato dal 7 ottobre 2015, quando giunse la prima segnalazione, «verifiche ispettive e monitoraggi, senza tuttavia rilevare superamenti dei limiti previsti dalla normativa. Nei più recenti sopralluoghi – continuano all’Arpa – sono stati segnalati tuttavia malfunzionamenti in un impianto di post-combustione di un’azienda, dei cui effetti Arpa ha informato le autorità competenti.

La Regione ha prescritto all’azienda interessata l’installazione di un nuovo post-combustore, determinandone la tempistica di adeguamento». Arpa effettuerà «ulteriori controlli al termine dell’installazione del nuovo dispositivo per verificarne l’efficacia di abbattimento degli inquinanti emessi nelle diverse fasi produttive».

Non risultano al momento nessi tra quanto si lamenta da tempo e l’attività dell’azienda in questione, menzionata anche nella lettera di Santin e in alcune segnalazioni di B Light. Contattato, il titolare di questa attività non nasconde i disguidi avuti con un impianto e i confronti con Arpa e Aas 5.

«Non ce ne siamo disinteressati, anzi. Ci siamo fatti in quattro per risolvere ogni problema – ha detto –: ma, come è stato fatto presente, la richiesta di sostituzione di quell’impianto necessita di lunghe tempistiche e di un investimento di centinaia di migliaia di euro». Alcune migliorie sono già state apportate, mentre le sostituzioni decisive dei macchinari «avverranno in una decina di giorni, ad agosto». La stessa azienda avrebbe segnalato all’Arpa anomalie che, agli albori dell’attività, non risultavano.

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