Eredità Toniatti in fumo, il Comune perde 1 milione

Latisana, i titoli azionari in 6-7 anni hanno subìto una ribasso del 40-50% Il caso è emerso nell’ultimo consiglio comunale dopo l’interrogazione di Fantin
Latisana 27-04-2011 dibattito Copyraight Pfp
Latisana 27-04-2011 dibattito Copyraight Pfp

LATISANA

La Borsa in costante calo, i titoli azionari che ogni giorno perdevano punti in percentuale significativa e nessun interlocutore a cui chiedere se vendere o tenere. Lasciati liberi di fluttuare negli anni soprattutto l’ultimo che definire nero è un eufemismo, i titoli azionari che rappresentavano circa un terzo del valore dell’eredità Toniatti lasciata al comune di Latisana hanno perso metà del loro valore: qualcosa come un milione di euro andato in fumo nei mercati azionari.

Una verità emersa nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando l’amministrazione si è trovata a dover rispondere a due precise domande contenute in un’interrogazione presentata dal gruppo del Centrosinistra per Latisana: quale fosse stata la gestione titoli del lascito Toniatti nelle disponibilità comunali da alcuni anni e se gli stessi titoli fossero in carico al Comune.

«Alla data della mia richiesta - conferma il capogruppo del Centro sinistra Orlando Fantin - i titoli azionari erano ancora in carico alla defunta Teodolinda Toniatti e la gestione titoli di conseguenza senza alcun indirizzo. Ma non basta: il patrimonio titoli ha avuto in questi 6-7 anni una perdita di valore intorno al 40-50 % ».

Come se non bastasse la decisione di qualche settimana fa di mettere in vendita l’appartamento di Udine e la villetta di Bibione rientranti sempre nel patrimonio dell’eredità «messi sul mercato oggi, in pieno crollo del settore immobiliare - sottolinea Fantin - in una condizione di mercato ben diversa per esempio da quella di 5 anni fa».

In tanti anni secondo Fantin è mancato un progetto condiviso fra amministrazione comunale e casa di riposo, da qui il disinteresse nella gestione del patrimonio dell’eredità «e adesso sembra che anche il tanto decantato progetto dell’abitare possibile subisca un ripensamento e intanto si è pagato un progettista. Da tempo noi proponiamo un ridisegno complessivo dei servizi socio assistenziali comunali, d'intesa con Ambito e un ripristino del centro Polifunzionale alle funzioni per cui era stato pensato. Con un tavolo a più soggetti, Azienda sanitaria in primis, si potrebbe approfondire la fattibilità di progetti strategici e sinergici per l’individuazione di un polo-cittadella socio assistenziale e sanitaria in via sabbionera e mettere a frutto, seppur con colpevole ritardo le risorse derivanti dai lasciti».

Paola Mauro

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto