Energia pulita: ecco gli specchi che tagliano le bollette

Si sperimenta la pirolisi solare con l’Università di Udine per ottenere carbone vegetale dagli sfalci

SACILE. Sacile si trasformerà in un laboratorio all’avanguardia per le energie rinnovabili. Entro la fine del mese saranno installati due specchi lineari II negli spazi in via Flangini, dove si trova una delle sedi operative della Livenza mobilità srl, partecipata al 100% dal Comune di Sacile. Si tratta di un sistema di otto pannelli riflettenti che assorbe e concentra i raggi del sole per produrre e immagazzinare energia termica (e dunque acqua calda e riscaldamento).

Bollette meno salate. Prodotti dallo spin off accademico Isomorph srl, i due specchi sono stati già ordinati, al costo di 6.500 euro ciascuno (spesa che viene coperta per l’80% del prezzo dall’incentivo del conto termico, dato che è un prodotto dotato del certificato europeo più severo, il Solar keymark). Grazie alla nuova tecnologia, che sfrutta un’idea vecchia di due millenni, quella degli specchi di Archimede, si potranno tagliare le bollette energetiche per acqua calda e riscaldamento a servizio della sede operativa di via Flangini. Non solo.

Il progetto pilota. Il 16 dicembre dell’anno scorso è stata siglata una convenzione fra il Comune di Sacile, la Lsm e il dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Udine, per sperimentare la pirolisi solare mediante gli specchi lineari, ovvero un processo di decomposizione tramite il calore. Per un anno il professor Hans Grassmann e i ricercatori dell’ateneo friulano testeranno l’efficacia del nuovo progetto proprio a Sacile.

«Lo specchio lineare – spiega il fisico tedesco, nonché fondatore della Isomorph srl – può raggiungere temperature fino ai 500 gradi. Permette di effettuare la pirolisi di masse povere, come gli sfalci del verde o il fieno, in carbone di legna, che chiamiamo carbone solare. Tale prodotto ha lo stesso valore energetico del carbone fossile, ma non aumenta l’anidride carbonica nell’atmosfera».

Come precisa il suo inventore, il vantaggio, rispetto ad altri sistemi, è la possibilità di avere acqua bollente anche nel periodo invernale.

Gli otto specchi si muovono come un girasole, all’unisono, dall’alba al tramonto. Lo specchio lineare si spegne quando si satura di energia o quando il cielo è molto nuvoloso.

Gli sviluppi futuri. Il sindaco di Sacile Roberto Ceraolo mette in evidenza il carattere innovativo della sperimentazione e la volontà dell’amministrazione comunale di proseguire in un percorso di sostenibilità ambientale e uso delle fonti di energia rinnovabili anche in futuro.

A fronte di risultati rilevanti, Ceraolo non esclude la possibilità di estendere l’impiego degli specchi per la produzione di energia termica a servizio di altri edifici di proprietà comunale, come gli impianti sportivi, dove vengono consumati consistenti volumi d’acqua calda anche nel periodo estivo.

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