Emozionati ed elegantissimi nella notte prima degli esami

Riecco l'appuntamento con le cene di classe e il Centro studi di Udine si trasforma in passerella. Abiti eleganti, tacchi alti e trucco sono d'obbligo per le ragazze, mentre ai maschietti è dispensata la cravatta, ma giacca e camicia sono un must. I ragazzi, ieri sera, erano tutti visibilmente emozionati e si dispensavano baci, abbracci e complimenti. In fondo è l'ultimo momento di svago prima di una full immersion di studio in vista della maturità. E stamane ingresso a scuola con sorpresa. Come da copione, i compagni delle quinte prendono di mira con gavettoni e farina chi entra in classe. Un passaggio divenuto quasi rituale al rientro dalla nottata insonne passata in discoteca dopo la cena di fine anno. Anche se già ieri, allo Stringher, i ragazzi hanno anticipato i festeggiamenti con una “battaglia” davanti alla scuola.
Ieri sera diversi locali hanno ospitato le cene, in città o in provincia, ma la scelta più singolare è stata forse quella degli studenti del Percoto. La suggestiva cornice di palazzo Kechler ha fatto da sfondo a una sera da ricordare. Anche se, prima della cena, fra i ragazzi serpeggiava un po' di malumore. A quanto hanno riferito, infatti, i biglietti staccati (si tratta di un evento organizzato da un catering che ha affittato la sala) sarebbero stati troppi e così i diplomandi sarebbero stati costretti a una cena in piedi e, in parte, all'aperto. A ogni modo la cena è soltanto il preambolo di una lunga nottata in discoteca a Lignano, il clou della festa. E le ragazze sanno bene che un'intera serata arrampicate su tacchi vertiginosi è un'impresa titanica. «Ci siamo preparate - assicurano Giada Comina e Barbara Gangi - abbiamo portato tutte le ballerine per cambiarci». Infatti, «dopo un anno di studio per la maturità è bello potersi divertire senza problemi», afferma Bianca Giacomuzzi Moore. Nella maggior parte dei casi i ragazzi passano per la prima volta un'intera notte in discoteca e, naturalmente, i genitori sono un po' apprensivi. «La mamma mi ha chiesto di non bere - confessa Giulia Agostini - e io le ho promesso che berrò meno degli altri». A vigilare sulla sicurezza degli studenti, oltre che a tutta una serie di responsabili referenti, ci sono gli autisti della Saf. «Anche per noi è un divertimento - raccontano alcuni di loro, pronti a salire sul pullman che avrebbe portato i ragazzi ai ristoranti - perché sono organizzati bene. E anche se ogni tanto succede qualche inconveniente, li perdoniamo e puliamo il bus...». Due i turni della serata. Gli autisti sono selezionati dalla Saf in base all'esperienza così da garantire lo svolgimento della serata in totale sicurezza.
Michela Zanutto
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