Elisa fa la Pusini nel Fiorello show

La monfalconese duetta con Rosario e imita anche Shakira e la Consoli. 

UDINE. Sale lo share, cala lo spread. Canta che ti passa e anche il default si allontana e il rating è una tripla A. Fiorin Fiorello è l’unico in ’sto sgangherato paese a tenere su con lo sputo il tricolore sul pennone. «Vi farò dimenticare tutti i problemi. Fatevi una risata, finta ma fatevela.

In Spagna stanno peggio di noi, la corrida la fanno con le pecore e in Grecia lo yogurt è scaduto da anni». Il siculo sta sulla cronaca, niente di più facile. La crisi? non ne possiamo più. «A Sarkozy che dice “italiani fate quello che dovete fare”, rispondo: “Sarkozy, stai sciallo! Ti devi sciallare, basta ’sta coppia fissa con la signora Fletcher, sì la Merkel». Insomma, gliele servono sul vassoio le battute. Va bè. Meno male si canta. Ma come. Prima ci dice di dimenticare poi Fiore ci piazza un Dont’forget di Nat King Cole, non dimenticar. Lo perdoniamo perché il picciotto sceglie come partner Elisa, che parte in compita versione duetto e poi si scatena.

Mai vista una Toffoli così sfollata, mai vista una Toffoli - te la immagini seria, no? e anche un pizzico timida - solcare il palco de Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend con la naturalezza di una showgirl con la voce più intercambiabile possibile. Come imitatrice nessuno l’aveva ancora ascoltata. Una furia. Prima attacca con Laura Pausini, gestualità minime e tonalità perfetta. Fiorello si gasa e la stimola a buttare fuori altri cloni. Elisa non si fa pregare e mette sul piatto una Carmen Consoli da museo. «Da quanto tempo non vai in disco?» - provoca Rosario.

«Un sacco di tempo», risponde lei. E alla collezione autunno/autunno si aggiunge pure Shakira. Precisaaaa. E nella serata di Anthony Dominick Benedetto, per milioni di amici Tony Bennett, l’ultimo grande crooner americano rimasto fra noi dopo il ritiro forzato dalle scene di Frank Sinatra, Dean Martin e Perry Como. Piace o non piace, il vociare del pubblico è confuso riguardo al varietà del lunedì. L’auditel impazzisce e vorremmo fosse un buon motivo per far volare le borse, ma purtroppo non basta. Già basta, comunque, ad aver riportato in vegeta vita il fantasma del varietà di Raiuno, onorando tutta quella lunga sequenza di inarrivabili show del sabato, a cominciare da Studio Uno. Piaccia o non piaccia, Fiorello è l’unico a riassumere canto e cabaret, portando il tutto ad altezze galattiche. Fa sempre quella, certo, e dovrà rimestare nel nuovo quando fra altri sette anni tornerà su Raiuno. Nel frattempo, non sarà cambiato un tubo. Scommettiamo? (Gpp)

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