Elena e le donne in vetrina in via Mazzini «Perchè tutte possono essere sexy»

la storia
Non bisogna avere corpi perfetti, da modelle, per sentirsi belle e seducenti. Ne è convinta più che mai Elena Ros, che oggi, con una provocazione che nelle grandi città non farebbe probabilmente scalpore, porterà le donne, in versione decisamente sexy, nella vetrina del suo negozio di via Mazzini, dalle 17. «Non voglio assolutamente usare le donne come oggetto – spiega –, ma semmai come protagoniste. Non ho voluto modelle, ma donne comuni, vere, con caratteristiche fisiche diverse, perché tutte possono sentirsi attraenti e osare ed è quello che cerco di promuovere con il mio lavoro».
Kinky – «non un sexy shop come qualcuno crede, ma una boutique sexy» ci tiene a precisare Elena – è un negozio dove le donne possono trasgredire, ma anche trovare capi semplici. Dall’intimo all’abbigliamento, fino all’oggettistica erotica, ci sono mondi pensati per target diversi.
«Io lavoro prevalentemente coi social: le clienti scelgono dal catalogo – spiega la titolare – e poi vengono a provare in negozio. Le mie clienti sono soprattutto donne tra i 35 e i 60 anni, che hanno consapevolezza di quello che sono e che vogliono essere, anche se va detto che le donne non sono mai davvero contente di sé. Paradossalmente le ragazze giovani sono poche. Hanno un’età in cui potrebbero permettersi di indossare di tutto eppure spesso si sentono inadeguate». Non manca qualche over 60, le donne sono un universo variegato. «Poi ho clienti che magari sono più trasgressivi e che vengono qui perché non si sentono giudicati». Qualche episodio spiacevole? «Capita qualche proposta da parte di scambisti o qualche uomo un po’ invadente, mi è capitato anche qualche cliente che si è presentato prima con la moglie e poi con l’amante, ma io naturalmente sono tenuta alla riservatezza».
Kinky – «che vuol dire sia eccentrico che perverso, che poi sono un po’ le due anime del negozio» – rappresenta un po’ la seconda vita di Elena. «Ho lavorato per anni all’ufficio reclami di una nota compagnia del gas e per un periodo anche nel ramo assicurativo. Il contatto con le persone mi è sempre piaciuto, ma non volevo passare la vita da dipendente. La passione per la biancheria e l’abbigliamento particolare l’ho sempre avuta, acquistavo su internet perché qui una proposta di questo tipo non c’era. Così alcuni anni fa ho deciso di provare e l’attività funziona. Faccio molta ricerca in siti più di nicchia per cui gran parte delle cose che propongo non si trovano in altri negozi della città. Con le clienti si crea molta complicità, si confidano, mi chiedono consiglio, il lato più bello del mio lavoro è proprio aiutarle a sentirsi belle e seducenti». A Pordenone, piccola città di provincia, un negozio così non passa certo inosservato. «So che non tutti capiscono e apprezzano e probabilmente l’iniziativa che ho pensato farà discutere – dice Elena sorridendo –. Spero che incuriosisca le donne». —
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