«Elementari e medie, torniamo al grembiule»

Cervignano, richiesta dei genitori per evitare disparità nell’abbigliamento Ora la parola passa alle autorità scolastiche. Giro di vite sugli abiti succinti

CERVIGNANO

É polemica nel capoluogo della Bassa friulana dove alcuni genitori dei bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie della cittadina chiedono ai dirigenti scolastici di rendere obbligatoria l’adozione di una divisa scolastica per eliminare le differenze sociali che spesso causano disagi agli studenti provenienti da famiglie meno abbienti. Il fatto di non far indossare obbligatoriamente il grembiule, secondo qualche genitore, metterebbe in evidenza, spesso in modo imbarazzante, le minori possibilità economiche di alcune famiglie rispetto ad altre.

Se qualcuno può sfoggiare il diario e lo zainetto firmato, la felpa griffata e il telefonino all’ultima moda, altri, meno fortunati, non possono permettersi nulla di tutto questo. «Il grembiule eliminerebbe questi problemi - si sfoga una mamma - mio figlio deve subìre le prese in giro dei compagni solo perché non possiamo permetterci il telefonino e il videogioco del momento. Io e mio marito vediamo nostro figlio soffrire e non possiamo farci nulla, il nostro stipendio non ce lo consente».

Aggiunge un’altra signora il cui figlio frequenta le scuole medie. «Mandare a scuola i figli con i vestiti e gli accessori firmati è diventata una forma di esibizionismo fastidiosa».

Interpellato, il dirigente scolastico delle scuole primarie e dell’infanzia del circolo didattico Bergamas, Vittorio Del Bianco, commenta. «In passato abbiamo già riflettuto su questo argomento. Non c’è stata una posizione univoca per quanto concerne il regolamento di circolo, anche se la maggior parte degli insegnanti ha ritenuto opportuno far utilizzare il grembiule per questioni pratiche. Nelle scuole dell’infanzia tutti indossano la divisa, per quanto riguarda le elementari la maggior parte la utilizza, adeguandosi al regolamento di plesso, tuttavia viene consentita una certa autonomia per quanto concerne i bambini più grandi. Ad ogni modo l’utilizzo o meno del grembiule rimane una decisione condivisa dalla classe».

Aggiunge Del Bianco: «sono d’accordo sull’utilizzo del grembiule che non deve essere necessariamente dello stesso colore per tutti. Ad ogni modo è bene lasciare una certa autonomia decisionale. La discriminazione si verifica di più alle medie e nelle classi quarte e quinte delle elementari, meno tra i piccoli».

Del Bianco, che la prossima settimana porterà in consiglio la questione, puntualizza. «Nel regolamento di circolo abbiamo scritto che se un ragazzo non ha il grembiule deve indossare un abbigliamento consono al contesto. Non è giusto recarsi a scuola con gli stessi abiti che usiamo per andare al mare. Più di una volta gli insegnanti sono dovuti intervenire per raccomandare agli studenti abbigliamenti adeguati».

C’è chi, come il signor Michele, si è rivolto perfino al sindaco per chiedere l’adozione di una divisa uguale per tutti. Il primo cittadino risponde. «Sono andato a scuola con il grembiule nero e non mi piaceva e così quando è stato tolto quest’obbligo ne sono stato contento. Tuttavia riconosco che una certa negativa evoluzione che ha avuto la nostra società fa rimpiangere quella divisa che impediva alcuni esibizionismi. La decisione, ad ogni modo, spetta alla scuola».

Elisa Michellut

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