Effetto gelo: l’asfalto si sbriciola, marciapiedi e strade ridotti a colabrodo

UDINE. Buche nelle strade e sui marciapiedi per il ghiaccio: le insidie per chi viaggia in auto sono in agguato in centro città. La neve e il gelo di questi ultimi giorni presentano il conto salato all’amministrazione.
Agli 80 mila euro, messi già in preventivo nel bilancio di quest’anno, per lo spargimento di sale nel fine settimana, si aggiungono ora i danni all’asfalto causati dal ghiaccio.
Da viale XXIII Marzo a via Diaz
Dopo la neve è tornato il sereno. Ma restano le buche e le crepe. Sono apparse all’improvviso: asfalto che si sbriciola al passaggio delle macchine a causa delle infiltrazioni di sale e acqua. E il manto stradale assume sempre più l’aspetto di una gruviera. Un problema che attanaglia soprattutto il ring, da viale XXIII Marzo a via Diaz. Ma non mancano segnalazioni e casi anche in via Pastrengo, via Moretti e via Tullio.
Il nostro viaggio inizia da piazzale XXVI Luglio. Nella stradina laterale di via Moretti le condizioni della carreggiata sono pessime. La strada presenta numerose spaccature e piccoli cedimenti pericolosi soprattutto per chi circola sulle due ruote. Nella zona della stazione, passando per piazzale Cella, dove anni fa si creata qualche voragine, si può procedere tranquilli e senza patemi d’animo.
Ma appena si imbocca viale XXIII Marzo la situazione cambia. Lungo l’intero tratto, sia ai bordi della strada sia al centro della carreggiata, si possono notare porzioni di asfalto martoriato e “scoppiato”. E le buche non sono segnalate, almeno per ora, da cartelli o transenne.
L’assessore comunale Enrico Pizza in queste ore si è mantenuto a contatto con la polizia municipale e il Magazzino strade, andando anche di persona a vedere i dissesti. «Si tratta – spiega – di cedimenti dell’asfalto a freddo, ovvero di quel materiale posato per coprire le buche in attesa di interventi definitivi».
Proseguendo il percorso, notiamo che anche in via Pastrengo, all’altezza dell’ex caserma Friuli, si sono formati dei piccoli crateri con pezzi di catrame sparsi qua e là. In via Diaz, poco prima della rotonda, che immette in piazza Primo Maggio, l’asfalto ha ceduto sotto il peso delle auto in corsa. Stesso discorso in via Tullio, strada ad alta percorrenza poco prima dell’immissione in curva all’altezza di un supermercato. Senza contare i numerosi sampietrini nel centro storico emersi dal sollevamento del manto.
Marciapiedi e strade
A tre giorni dalla nevicata, i marciapiedi presentano ancora uno strato di manto bianco scivoloso. La pulizia è a carico del residente. A stabilirlo era il regolamento di polizia urbana risalente agli anni ‘30. E anche il nuovo, da poco approvato, tra gli articoli prevede questa misura. Anzi, chi non ottempera all’obbligo rischia una sanzione di 50 euro.
«Non c’è la volontà di punire i cittadini con multe, anzi – precisa Pizza –. Si tratta soltanto di richiamarli alla responsabilità. Un pedone cadendo può chiamare in causa il residente o l’amministratore di condominio». Ma gli appelli in alcuni casi sono finiti nel vuoto.
Lunedì e martedì il Magazzino strade ha effettuato una ventina di interventi in particolare in via Cividale, nell’area dell’ospedale, e nel quartiere del Villaggio del Sole «per togliere – spiega ancora l’assessore Enrico Pizza – quel ghiaccio che si era formato nelle zone d’ombra vicino ai palazzi».
«Oggi, invece, interverremo sulle strade facendo dei sopralluoghi», annuncia l’assessore. «Se ci sono altre segnalazioni di buche, ci si può rivolgere al pronto intervento della polizia municipale che avviserà il Magazzino strade».
Manutenzione dell’asfalto
Il cedimento dell’asfalto in viale XXIII Marzo non ha stupito l’assessore Pizza. Lì, come in viale Trieste, in via Cividale e in via Tullio è previsto per la prossima estate un maxi cantiere per la riasfaltatura del manto stradale del costo di un milione centomila euro. Un intervento, insomma, definitivo. A marzo, invece, al termine dei lavori sulla fognatura di via Tavagnacco, verrà dato il via alla manutenzione di viale Tricesimo con un investimento di 300 mila euro.
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