Ecco l’ologramma dell’altare di Ratchis

Perfettamente in linea con le tempistiche annunciate la scorsa settimana è arrivato al Museo cristiano e del tesoro del Duomo di Cividale – ieri mattina – il visore per l’ologramma dell’altare di Ratchis, il pezzo più prezioso della collezione. Concepito dalla direttrice del Mucris, Elisa Morandini, e attuato dalla ditta lombarda Fabb srl, che ha di recente conseguito un riconoscimento come giovane startup italiana, il progetto è pilota su scala internazionale: un nuovo motivo di vanto, dunque, per la città ducale, che già si era distinta per l’operazione avanguardistica sfociata nella riproduzione virtuale delle colorazioni originarie dell’ara del duca longobardo. Da mercoledì (giorno di apertura del museo, visitabile poi fino a domenica con gli orari dalle 10 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 17 nel pomeriggio) lo strumento sarà a disposizione del pubblico. In pochi minuti i visitatori potranno scoprire la leggenda sugli albori del popolo longobardo e la storia dell’altare. La sezione riservata alla descrizione dell’opera ha carattere interattivo: mediante alcuni pulsanti, infatti, il turista potrà interagire con l’oggetto, soffermandosi su ogni singolo elemento. Bilingui i testi, redatti in italiano e in inglese. Nelle immagini qui a fianco un esempio di come si potrà scoprire questa leggenda che riporta alle origini della città di Cividale. (l.a.)
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