Ecco lo scontrino parlante
Il nuovo sistema è finalizzato a evitare le truffe
Il 50% dei goriziani ancora non utilizza la tessera sanitaria in farmacia per consentire l’inserimento del codice fiscale sullo scontrino e poter così detrarre, nella dichiarazione dei redditi, il costo del medicinale. Chi ancora non ha preso questa abitudine dovrà imparare al più presto visto che dal primo gennaio nessuna detrazione potrà essere fatta se non sarà documentata dal cosiddetto scontrino fiscale “parlante”, recante il nome del farmaco e l’indicazione del codice fiscale dell’acquirente. A ricordarlo è il responsabile provinciale di Federfarma, Pierpaolo Marzini, il quale invita tutti i cittadini a portare sempre con se, in farmacia, la tessera sanitaria del destinatario dei medicinali. «E’ anche possibile, se si è sprovvisti, dire a voce il codice fiscale – rimarca – ma è un comportamento da evitare, se possibile, perché è facile sbagliare ed è più complicato per il farmacista, visto che deve digitare sulla tastiera i dati comunicati dall’utente, cosa che richiede, ovviamente, più tempo facendo aumentare l’attesa degli altri clienti». Avere sempre a portata di mano la tessera, dunque, rappresenta un vantaggio per tutti, in primis per chi acquista il farmaco. Anche perché il numero di medicinali il cui costo è detraibile fiscalmente è molto ampio. Nell’elenco, infatti, non ci sono solo quelli con ricetta obbligatoria ma anche quelli da banco. Ad esempio gli analgesici, che quasi tutti teniamo in casa per il mal di testa o di denti o, per altri dolori che molti curano con il “fai da te”. Ma anche lo sciroppo per la tosse,piuttosto che le compresse contro l’influenza. Non sono invece detraibili i prodotti che vengono considerati da uso estetico, come le creme o gli integratori. «Se però il medico prescrive, ad esempio, questi ultimi con una ricetta anche il loro costo può essere detratto – precisa Marzini -. Invece non c’è ancora chiarezza sui prodotti omeopatici perché la normativa non lo specifica». Il rappresentante di Federfarma spiega che «in questi ultimi mesi diverse persone, anche su sollecitazione dei farmacisti, hanno preso l’abitudine di presentare la tessera ogni volta che acquistano medicinali ma quasi il 50% ancora non lo fa. Per gli anziani è un po’ più dura ma vedo che, comunque, dopo essere stati informati, si adeguano». La Federazione nazionale dei titolari di farmacia fa sapere, inoltre, che chi non avesse ancora ricevuto la tessera sanitaria oppure l’avesse smarrita, potrà contattare il numero verde 800030070, istituito specificatamente per questo servizio dall’Agenzia delle entrate. Il nuovo sistema viene definito “anti truffa”, perché eviterà di scaricare dalle tasse qualsiasi acquisto fatto in farmacia, comportamento che caratterizzava più di qualche contribuente. Con lo scontrino parlante, invece, questo non sarà più possibile perché il biglietto che sarà consegnato al cliente, conterrà tutti i dati precisi dell’acquisto ovvero, come detto, il nome del medicinale, il suo prezzo e il codice fiscale del paziente. Più di qualche cittadino, che in passato acquistava i farmaci e poi, forse perché neppure lo sapeva, non li detraeva dalle tasse, sarà invece incentivato a farlo con il nuovo metodo, a patto che dopo, chiaramente, conservi gli scontrini fino al momento della dichiarazione dei redditi.
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