Ecco la nuova risonanza magnetica
LATISANA. Un risparmio annuo di 900 mila euro. Ossia ciò che adesso l’Azienda per l’assistenza sanitaria n.2 Bassa Friulana-Isontina deve sborsare per la “fuga” di utenza, alla ricerca in particolare di esami diagnostici da realizzare con la risonanza magnetica, soprattutto verso il Veneto e verso la clinica convenzionata di Fossalta di Portogruaro.
Il risparmio si potrà realizzare perchè lunedì l’Aas ha perfezionato l’acquisto dell’importante macchinario che andrà in dotazione all’ospedale di Latisana, concludendo una procedura avviata ancora sotto la ex Azienda 5, per un impegno finanziario pari a 1 milione 650 mila euro, comprensivo della fornitura del tomografo, dei lavori strutturali e impiantistici necessari all’installazione e dei successivi interventi di arredo e per l’acquisto di attrezzature varie. Tenuto conto dei necessari lavori di adeguamento della struttura che prevedono anche una ristrutturazione edilizia, si ritiene che entro il 2016 il macchinario entrerà in funzione. Nel frattempo il personale della radiologia sta completando un percorso formativo, per garantire le necessarie professionalità nell’utilizzo della nuova risonanza.
L’apparecchio di ultima generazione (1.5 Tesla il nome tecnico) come conferma la stessa Azienda in una nota, andrà a potenziare il servizio offerto dal reparto di radiologia dell’ospedale di Latisana. «La risonanza acquisita in azienda è una apparecchiatura di “alta fascia” – conferma Stefano Meduro, direttore della struttura operativa complessa della radiologia di Latisana – , uno dei modelli più performanti presenti in commercio. Con esso sarà possibile garantire, non solo la diagnostica di base, nei diversi distretti corporei, con immagini di elevata qualità, ma anche diverse applicazioni avanzate, per esempio nello studio del sistema nervoso, dell’addome, della pelvi (in particolare per le patologie ginecologiche) nonché in ambito senologico. Ricordo che alcune applicazioni avanzate di risonanza sono oramai da tempo implementate nei percorsi diagnostici di molte patologie, sopratutto oncologiche e perciò questo tomografo rappresenta un notevole valore aggiunto al livello qualitativo dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Latisana/Palmanova. L’apparecchiatura si caratterizza poi per le tecnologie di più recente introduzione che consentono di ridurre i tempi di acquisizione delle immagini, fatto che, associato alla maggior ampiezza e comfort del tunnel, rende più agevole l’indagine nei soggetti claustrofobici». (pa.ma.)
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