Ecco la nuova “Casa funeraria”

CORDENONS. È stata inaugurata, con una cerimonia molto semplice, la prima “Casa funeraria” di Cordenons realizzata, ampliando il locali della sede di via San Giovanni, dall’impresa di onoranze funebri Vagaggini.
Sarà un luogo di saluto per il caro estinto, con la possibilità di recitare il rosario, ma anche di celebrare i funerali laici. Il socio unico dell’impresa, Mauro Vagaggini, ha illustrato, assieme al figlio e collaboratore Alberto, i nuovi servizi messi gratuitamente a disposizione delle famiglie. La nuova area di 140 metri consta di una zona operativa composta da cella frigorifera e sala per le autopsie, camera mortuaria e sala commiato da settanta posti.
A portare il suo saluto è stato il consigliere regionale Elio De Anna (Forza Italia) che ha ricordato come tali strutture, disciplinate dalla legge regionale in materia di materia funeraria e di polizia mortuaria, si inseriscano in una nuova cultura globale. A benedirla è stato il parroco di santa Maria Maggiore, Alessandro Moro, che sottolineato come questo luogo serva a dare dignità alla morte, ma debba anche accompagnare i familiari del defunto «alla speranza della vita eterna». Era presente anche il parroco di San Pietro, don Ivano Zaupa.
La “Funeral home”, come da tradizione americana, sarà un luogo lasciato aperto alle richieste delle famiglie, comprese quelle di un funerale laico. «In quest’ultimo caso – ha detto Vagaggini – a disposizione ci sarà anche una figura che, a titolo volontario, potrà organizzare il momento del ricorso del defunto». Si tratta di Alessandra Rizzi, volontaria dell’associazione “Il Ponte Arcobaleno”.
Sempre nella giornata di ieri, ma in via Cortina, alle spalle del municipio, c’è stata anche l’inaugurazione del nuovo negozio di prodotti enogastronomici del territorio “Dalla Pina”. Ad avviare la nuova attività è una giovane coppia: Giusi Guerra, 21 anni, di Azzano Decimo e Matteo Paltrinieri, 27, di Zoppola. Nel punto vendita si troveranno salumi, formaggi vini e altre specialità a chilometro zero. Il nome del negozio è un omaggio alla nonna di Giusi, Pina appunto. (mi.bi.)
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