Ecco la giunta di Giugovaz: lui, il vice e Ortensia Modolo

Il via libera all’esecutivo dopo settimane di trattative. La polemica sulle quote rosa Il sindaco: «Siamo perfetti e dinamici». Ma non è detto che il consiglio lo “salvi”

san quirino

È Ortensia Modolo, consigliere di opposizione per “Insieme per San Quirino”, il nuovo assessore della nuova giunta di Gianni Giugovaz che con lei può così dirsi al completo, nel rispetto delle quote rosa. È stata nominata assessore venerdì, con un colpo di teatro, che ha sorpreso molti.

Ieri il primo cittadino ha annunciato il varo del nuovo esecutivo. «Una giunta perfetta, dinamica e resiliente» e «immediatamente operativa poiché non necessita di essere approvata da altri organi», la definisce Giugovaz. L’esecutivo è composto dallo stesso sindaco, dal vicesindaco Sergio Borsoi, capogruppo della maggioranza e titolare della delega alle attività produttive e da Ortensia Modolo, la quale «ha maturato una lunga esperienza amministrativa nel settore privato ed ha assunto le deleghe ai servizi sociali e alla residenza protetta Arcicasa».

«La nomina di assessore è avvenuta dopo un confronto fra il sindaco, il consigliere Modolo e i capigruppo Borsoi e Daniele Querinuzzi – precisa Giugovaz –, espressioni delle due liste che alle elezioni hanno totalizzato il 51,64% dei voti». Modolo ha scelto di dare la sua disponibilità al sindaco per sbloccare l’impasse sulla giunta e puntare a “portare a casa” quanto chiesto dalla petizione popolare sulla piazza, promossa dal suo gruppo consigliare, assieme a Lega, M5s e Medizza.

«Dopo il questionario per le quote rosa che aveva offeso me e le mie colleghe di maggioranza – dice Modolo –, il sindaco mi ha contattata. Alla fine ho trovato giusto fare un atto di coraggio e di responsabilità». Il gruppo di Querinuzzi ha cioè “dato una mano” a Giugovaz per formare la giunta e mandare avanti il bilancio in cambio dell’appoggio suo e di Borsoi sulla petizione. Con una mozione Querinuzzi chiederà che al prossimo consiglio comunale (prima della mozione Scapolan) si voti una modifica di quanto deliberato dalla maggioranza a maggio 2020 sulla piazza.

«La richiesta – dice il capogruppo – è di mantenere il progetto di demolizione dell’ex municipio, congelando invece la realizzazione del coabitare sociale, per spostarlo in altro sito».

La scelta di Modolo di entrare in giunta è però destinata a far discutere e in consiglio la conta dei numeri non è ancora tale da considerare la crisi di governo chiusa. «La giunta è perfetta – aggiounge il sindaco – perché, come ha confermato la Regione, corrisponde al numero necessario e sufficiente per formare l’organo collegiale e dargli piena effettività, dato che lo statuto comunale prevede un numero massimo di assessori ma non un numero minimo. È dinamica perché suscettibile di essere integrata da ulteriori nomine assessorili, qualora risultassero utili o necessarie, ed è resiliente perché sicuramente è fra le prime in Italia, se non addirittura la prima, a rendere operativa a breve una piattaforma di resilienza comunale antipandemica per corrispondere adeguatamente all’emergenza in atto». –



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