Ecco chi paga nel caso di un incendio

I consigli degli amministratori di condominio: «È importante stipulare una polizza privata»
Di Davide Vicedomini

La polizza condominiale sugli incendi non basta a coprire gli interi danni subìti.

Bisogna stipulare un’assicurazione privata e sperare che il proprietario dell’appartamento in cui si è sviluppato il rogo abbia un’adeguata copertura finanziaria.

L’incendio accaduto in viale Venezia che ha portato al danneggiamento e inagibilità di altri appartamenti riporta all’attualità l’annosa questione di «chi paga nel caso in cui le fiamme in un locale causino danni anche ad altri in un condominio».

A dare un chiarimento è il vice presidente regionale dell’associazione nazionale degli amministratori di condominio, Andrea Soramel. «Esiste una polizza condominiale per gli incendi – spiega – che copre solo i danni strutturali alle mura dell’edificio. Il consiglio è quello di stipulare anche un’assicurazione privata per tutto ciò che concerne gli interni, dal mobilio ai quadri, fino ai tappeti. Nel caso in cui l’incendio si propaghi anche all’interno di altri locali, grazie a questa polizza, ci si può rivalere sul proprietario dell’appartamento dove è accaduto l’incendio. Sempre che questo dimostri di avere un’adeguata copertura finanziaria».

C’è poi da chiarire l’aspetto dell’origine del rogo. Ecco perchè «capita spesso – sottolinea Soramel – che si proceda al sequestro dell’appartamento in cui è accaduto il fatto». «Questo – aggiunge – permette di non alterare i dati materiali e di procedere alle analisi. Lo scoppio di una lavatrice, ad esempio, non è sufficiente per comprendere ciò che è avvenuto. Potrebbero esserci delle concause. Nel caso in cui l’elettrodomestico fosse nuovo e ancora in garanzia potrebbe esserci un difetto di fabbricazione e quindi essere chiamata in causa direttamente l’azienda di produzione. Toccherà quindi ai periti dare l’ultima valutazione e accordarsi».

Infine il vice presidente regionale degli amministratori di condominio dà un consiglio. «La nostra raccomandazione è quella di non programmare gli elettrodomestici quando si è fuori casa. Questo rappresenta un alto fattore di rischio soprattutto nei condomini. Purtroppo le fasce biorarie delle bollette energetiche ci hanno portato a questa moda. Ma noi la sconsigliamo vivamente. Essere presenti in casa ci permette di controllare ogni tipo di guasto».

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