«E ora chi pensa a noi residenti in centro?»

Zero limiti orari ai bar uguale più rumore in centro città? E’ il dubbio del comitato Aqua Nova di Pordenone, in prima linea da tre anni per azzerare schiamazzi e decibel notturni in piazza XX Settembre e dintorni.
La nuova legge no-limits sulle saracinesche alzate per locali, bar, shop, store rischia di alzare il tasso delle notti insonni dei residenti: il Comune ha tre mesi per adeguare i regolamenti alla liberalizzazione. E’ la città che non dorme mai, o quasi, quella che preoccupa quelli con affaccio su vicolo delle Acque e piazza XX Settembre.
«Siamo inquieti – ha confermato il preallarme Sabrina Giontella (in foto), promotrice di petizioni e campagne no-rumore - perché non ci sentiamo tutelati, perché la pubblica amministrazione non ci ha mai nascosto che valiamo come il due di picche e siamo tutti abituati al peggio. Di notte ci sono rumori e urla che si alzano fino alle 3 e 4 di notte, tutto l’anno. E’ da tre anni un’utopia sperare nel rispetto del regolamento comunale sul silenzio dopo le 23.30 – ha continuato Giontella dell’associazione Aqua Nova, presieduta da Arnaldo Grandi -. Ci sono tante trasgressioni all’articolo 38 del regolamento che segnaliamo di continuo: in Comune e alla polizia municipale. Però di notte c’è un’unica pattuglia e spesso è impegnata a risolvere altri casi, in città».
«Non è un problema di orari di apertura di bar, negozi e discoteche, ma di rispetto delle regole – ha detto Lamberto Pastori, vicepresidente di Aqua Nova -. Il senso civico deve prevalere, rispetto a schiamazzi e musica alta a tutte le ore del giorno o della notte. Fa riflettere, invece, l’effetto sulle abitudini dei ragazzi: con l’orario non-stop dei bar aumenteranno le dipendenze alcoliche?» (c.b.)
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