È morto Pietro Miani, professore e primario tra i fautori di Medicina

Aveva 88 anni: diresse Otorinolaringoiatria a Cremona e Udine. Interprete del mondo universitario e di quello ospedalierio

UDINE. Conosceva bene il mondo universitario e altrettanto bene si muoveva in quello ospedaliero. Due anime diverse, ma convergenti quelle che Pietro Miani ha saputo interpretare e mediare nella sua lunga carriera di professore d’ateneo, prima, e di primario di Otorinolaringoiatria al “Santa Maria della Misericordia”, poi.

Un’eredità cara e preziosa per la città tutta e per generazioni di professionisti, la sua, che da mercoledì è entrata nei libri di storia. Malato da alcuni mesi, si è spento all’hospice Gervasutta, dov’era stato ricoverato dopo un intervento che non è bastato a prolungarne la vita di successi e riconoscimenti.

Aveva 88 anni e fino all’ultimo è stato circondato dall’amore della famiglia - i figli Fabio e Stefano, entrambi docenti di Ingegneria all’università di Udine, e Cesare, primario di Otorinolaringoiatria all’ospedale di Tolmezzo, e il fratello Paolo, già primario di Oculistica all’ospedale di Udine - e dall’amicizia dei tanti colleghi e conoscenti che gli sono stati vicini.

Compresi quelli dell’Associazione otorinolaringologi ospedalieri italiani di cui era stato presidente e che aveva portato a Udine in occasione dei congressi nazionali.

Nato in via Paolo Sarpi e discendente di una nota famiglia udinese - suo padre era stato l’architetto che realizzò il Contarena e di lui ha scritto anche Luciano Provini in “Una vita a Udine” -, è nella propria città che nel 1976 decise di rientrare, dopo la laurea a Padova e una docenza universitaria a Parma.

Non meno netta la scelta di staccarsi dal mondo accademico e imboccare la strada ospedaliera, alla guida del reparto dell’ospedale di Cremona, prima, e di Udine, poi.

Ed è sempre nel solco della ricerca di un indispensabile dialogo tra camici ospedalieri e ambienti universitari che si pose la sua preziosa mediazione ai tempi della costituenda facoltà di Medicina.

Rimasto vedovo della moglie Giuliana Palmarini, insegnante allo Zanon, tre anni fa, aveva sempre continuato ad abitare nella casa di via Sarpi. L’altro rifugio era a Tarcento, dove tanti anni prima aveva vissuto l’occupazione dei Cosacchi.

I funerali saranno celebrati oggi, venerdì 16 giugno, alle 17, nella chiesa di San Giacomo e la salma sarà poi tumulata nella tomba di famiglia, al cimitero di San Vito.
 

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