È morto Ilvo De Simon, pioniere dei bus

Osoppo: condusse per anni l’azienda di famiglia e con Fantoni e Pittini fondò la zona industriale di Rivoli. Martedì i funerali

OSOPPO. È morto Ilvo De Simon, 92 anni, imprenditore friulano tra i fondatori della zona industriale di Rivoli e uomo molto legato a Osoppo e alla sua gente. Il decesso è sopraggiunto ieri mattina, poco prima delle 11, nella stanza dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove era ospitato da qualche giorno a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Ilvo condusse per decenni la De Simon, una delle prime industrie in Italia nella produzione di corriere e autobus per il servizio pubblico urbano. La storia della famiglia De Simon è strettamente legata a Osoppo: il primo nucleo di quell’azienda fu fondato dal padre Giovanni, che iniziò la sua attività lavorativa come falegname e intorno al 1920 iniziò a trasformare gli autocarri utilizzati nel primo conflitto mondiale in mezzi per il trasporto pubblico. Si era agli albori di quella produzione perché allora l’alternativa erano ancora i carri trainati dai cavalli. In quella prima fase l’azienda era ubicata in via Batterie, sotto il forte di Osoppo dove c’era un grande capannone che rimase in funzione fino al terremoto del 1976. Quell’azienda visse in prima persona l’occupazione nazifascista di Osoppo e l’arrivo dei cosacchi, ma fu con la fine del secondo conflitto mondiale e con la morte del padre Giovanni, nel 1950, che Ilvo (con il fratello Ubaldo) prese in mano le redini di quella importante realtà industriale, facendo quegli investimenti che permisero di passare dalla elaborazione di autocarri alla realizzazione di una vera e propria carrozzeria per i mezzi utilizzati nel trasporto pubblico. La De Simon allora collaborava direttamente con grandi gruppi come la Fiat e l’Alfa Romeo, rapporti che portarono i suoi modelli a essere esposti anche al salone delle auto di Torino.

Con l’arrivo degli anni Settanta, i fratelli Ilvo e Ubaldo si divisero: il primo continuò con la produzione di corriere mentre il secondo (mancato qualche anno fa) si specializzò nella realizzazione di sedili.

In quel periodo, assieme ad Andrea Pittini e Marco Fantoni, Ilvo De Simon fondò la zona industriale di Rivoli di Osoppo (Ziro) che in seguito diventò il consorzio Cipaf, recentemente confluito nel Cosef. Il terremoto del 1976 rase al suolo Osoppo e la ricostruzione fu l’occasione per la De Simon di spostarsi completamente nell’area di Rivoli (dove era già presente con un capannone), lasciando definitivamente il centro di Osoppo. Con la fine degli anni Settanta, Ilvo De Simon fondò il consorzio per l’industria degli autobus in collaborazione sempre con i grandi gruppi di settore italiani: in quell’ambito, nel giro di dieci anni, la De Simon realizzò 7 mila autobus per il trasporto pubblico. Con l’arrivo degli anni Novanta quel consorzio si sciolse e l’azienda affrontò la globalizzazione fino al 2006 quando fu messa in liquidazione per rinascere nel 2007 come Gruppo De Simon, specializzato nell’assistenza e nella manutenzione di corriere, gestito attualmente dai figli Alvio e Giovanni, che Ilvo lascia insieme alla moglie Lucia e la sorella Edda.

Nella sua vita Ilvo si è dedicato molto anche al paese di Osoppo, dove è stato presidente e finanziatore della squadra Pro Osoppo oltre che membro della Filodrammatica facendo l’attore e cantando in friulano. «Un imprenditore di una volta, tutto casa e azienda - lo ricorda il figlio Alvio -, ma profondamente innamorato del suo paese e della sua gente».

I funerali saranno celebrati martedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Osoppo partendo dall’ospedale di Udine, dove già da domani mattina la salma sarà esposta nella cella mortuaria.

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