È morta Grazia Fazio cardiologa e volontaria nella Lega del cuore

UDINE. Un impegno per la vita, che non sarà dimenticato. È quello di Grazia Fazio, medico cardiologo nota sul territorio regionale, venuta a mancare in questi giorni all’età di 59 anni.
Non ce l’ha fatta, come aveva già fatto in passato, a vincere quella malattia che da tempo l’aveva colpita ma contro la quale ha sempre combattuto con coraggio la dottoressa Fazio, conosciuta non solo per il suo lavoro nelle strutture sanitarie locali, ma anche per l’importante opera di volontariato attraverso la quale la donna ha dato prova di sé nell’ambito nella Lega friulana del cuore, l’associazione che riunisce i maggiori cardiologi e professionisti del settore regionale, dove lei era responsabile della segreteria.
Nell’ambito dell’associazione friulana fondata nel 1982 da Giorgio Antonio Feruglio, Grazia Fazio aveva speso molte energie a favore delle promozione e la conoscenza delle prevenzione cardiovascolare: «È una grave perdita per noi - dice Fausto Borghi, presidente della Lega friulana del cuore - , Grazia era responsabile della segreteria e gestiva tutti gli incontri e le riunioni. Era una persona buona, e molto preparata. Ci mancherà».
Grazia Fazio si era laureata nel 1984 all’università di Padova, dove in seguito si era specializzata in cardiologia e in medicina interna. Sempre nella città veneta, aveva svolto attività di ricerca nel centro di alta specializzazione per l’ipertensione dell’ateneo occupandosi, in particolare, del monitoraggio intra-arterioso della pressione secondo il metodo “Oxford”, e dell’elaborazione computerizzata dei dati ottenuti con tale metodica.
Sul territorio dell’alto Friuli, Grazia Fazio ha lavorato negli ospedali di Gemona, Tolmezzo e San Daniele. Nel corso della sua carriera ha contribuito alla realizzazione di alcune pubblicazioni e ha svolto inoltre numerosi corsi di aggiornamento, conseguendo l’incarico professionale di “tecnico specialistico” per l’attività svolta nella cardiologia, in particolare per l’attività come ecocardiografista (nel 2002 ha ricevuto l’accreditamento nella Società italiana di ecocardiografia e nel 2003 con ecocardiografia transesofagea). Dal 2003 lavorava come dirigente all’ospedale di Gemona, svolgendo attività di reparto e di ambulatorio cardiologico.
Grazia Fazio ha lasciato un gran ricordo di sé anche nel nosocomio gemonese, dov’era molto amata dai suoi pazienti e dove colleghi e collaboratori la ricordano come persona energica e molto scrupolosa nel seguire ognuno dei suoi utenti: «Spesso metteva l’ecografo portatile nel suo zaino e andava a domicilio dalle persone che non si potevano muovere per fare il controllo dell’ecocardio», ricorda qualcuno fra i reparti del San Michele.
Già da diversi anni in lotta con un male che l’aveva colpita, stavolta Grazia Fazio non ce l’ha fatta, lavorando tuttavia fino agli ultimi mesi, sempre a disposizione dei suoi pazienti e collaboratori. Fazio lascia la mamma Carmela, la sorella Carmen con Valentino e le nipoti Chiara ed Elena.
I suoi funerali si svolgeranno domani nella chiesa di Sant’Andrea a Paderno di Udine, partendo dall’ospedale civile del capoluogo.
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