È morta a Ginevra la professoressa Patrizia Lombardo

UDINE. Apprezzata negli ambienti accademici internazionali, Patrizia Lombardo, professoressa ordinaria all’università di Ginevra, era un’insigne studiosa di Lingua e letteratura francese. Nata a Udine 69 anni fa, nella clinica 48, in via Marangoni, la docente che non amava elencare i tanti incarichi ricoperti, ha lasciato un segno indelebile tra gli intellettuali che oggi piangono per la sua prematura scomparsa. Era un’udinese illustre all’estero.
La professoressa è morta il 28 giugno a Ginevra, nella città d’adozione dove viveva con il marito Antoine e dove è stata celebrata la cerimonia funebre. Ma il suo legame con Udine era troppo forte per accettare di riposare altrove, è stata lei stessa a chiedere di essere sepolta nel cimitero di San Vito, accanto alla madre.
Giovedì, alle 11, nella chiesa del camposanto, saranno in molti a salutarla per l’ultima volta anche se non sarà possibile per nessuno dimenticare il suo modo di essere unica. Troppo presto è stata strappata alla vita dal cancro che le era stato diagnosticato un anno e mezzo fa. Nonostante la sua determinazione, questa battaglia Patrizia non è riuscita a vincerla. La professoressa se ne è andata in un giorno di fine giugno, il 28, lasciando in eredità più di qualche insegnamento.
A Udine, la docente aveva mantenuto le amicizie con i suoi coetanei nate tra i banchi della scuola elementare al collegio delle Dimesse, della scuola media Ellero e del liceo classico Stellini. Il diploma conseguito nel 1968 nell’istituto di piazza Primo maggio e l’iscrizione all’università Ca’ Foscari di Venezia dove, nel 1974, Patrizia venne proclamata, con lode, dottoressa in Lingue e letterature straniere, le aprirono le porte dei maggiori atenei. L’insegnamento per lei era una ragione di vita: «Amava il suo lavoro senza limiti, era stata la prima docente donna, non di madrelingua francese, chiamata dagli Stati Uniti a insegnare all’università di Ginevra. Nel 1995 era tutti uomini, francesi o svizzeri francesi», ricorda il fratello Gianvincenzo Lombardo, titolare dell’omonima azienda di famiglia, con sede a Mortegliano, che Patrizia non mancava di sostenere.
Tornava spesso in città. «Conosceva Udine meglio di me – aggiunge il fratello –. Si alzava alle 5 e girava a piedi». Le piaceva passeggiare nelle vie della sua infanzia e della sua giovinezza». Lo faceva con naturalezza senza far pesare in alcun modo il suo essere cittadina del mondo. Conosceva otto lingue. Lungo l’elenco delle sue pubblicazioni scientifiche, dei libri e degli interventi culturali, come pure quello degli apprezzamenti che, in questi giorni, i colleghi e gli ex allievi della professoressa, stanno inviando ai familiari. Dal Brasile qualcuno ha raggiunto Ginevra per portarle un fiore e ringraziarla ancora una volta.
Oggi il fratello parte per Ginevra, va a prendere la sorella per accompagnarla, assieme al marito, nell’ultimo viaggio che giovedì la condurrà per sempre nella sua terra.
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