E Latisana promuove la contro manifestazione per sabato prossimo

L’ha annunciata il sindaco Galizio: «Faremo sentire le nostre ragioni»

LATISANA. Tutti in piazza a difesa dell’ospedale cittadino. Chi lo chiede è il sindaco di Latisana, Daniele Galizio che ieri mattina ha dato il via a un tam tam mediatico per diffondere l’invito ad aderire alla manifestazione promossa per sabato 22 giugno davanti all’ingresso della struttura sanitaria.

Se il sindaco ha deciso di mobilitare la comunità è perché da più parti arriva chiaro il segnale che la decisione della giunta regionale sulla sede del punto nascita all’interno del presidio unico della Bassa Friulana, sia quanto mai imminente: questione di giorni e da Trieste verrà dato seguito alle prime azioni previste dal riordino del sistema sanitario regionale, operazione che davanti a valutazioni oggettive di collocazione geografica e ruolo territoriale, potrebbe significare per Latisana la riapertura del punto nascita sospeso da tre anni. Ma le perplessità non mancano: perché andare in piazza adesso, con il rischio di creare delle tensioni evitabili?

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La decisione del sindaco Galizio di portare la gente a manifestare davanti all’ingresso dell’ospedale cittadino - sabato prossimo alle 11 - è la risposta alla protesta organizzata per oggi dal sindaco di Palmanova, Francesco Martines, davanti all’ipotesi di vedersi chiudere il servizio maternità dell’ospedale di Jalmicco a fronte di una riapertura di Latisana.

Ma è anche il seguito alla lettera inviata nei giorni scorsi in Regione per chiedere l’assegnazione all’ospedale di Latisana di tutti quei servizi che altri ospedali spoke regionali offrono (Tolmezzo, San Vito al Tagliamento, Monfalcone, San Daniele), necessari a dare risposta alle esigenze del territorio e dei cittadini. «Nell’ambito di un confronto costruttivo – ha commentato il sindaco – crediamo utile far sentire ancora una volta, le ragioni per cui sosteniamo convintamente che a Latisana debbano essere garantite le urgenze base della popolazione vale a dire la chirurgia generale, la ginecologia, l’ostetricia, la pediatria, l’urologia e l’otorinolaringoiatria».

«Non ci sono documenti ufficiali che giustificano l’improvviso allarmismo che stanno alimentando i sindaci di Palmanova e Latisana, ma solo dei rumors, per questo chiediamo loro di abbassare i toni – scrive in una nota la presidente del comitato per l’ospedale e nascere a Latisana, Bruna Di Luca – piuttosto si adoperino affinché sia data risposta ai bisogni di salute dei propri cittadini, ma senza rincorrere gli umori della piazza.

Alla Regione chiediamo invece di non indugiare più perché i territorio sono estenuati – aggiunge – si prenda una decisione, ponderata attentamente, su dove assicurare l’emergenza-urgenza e dove prevedere l’attività programmata. Non seguendo logiche di partito, come è avvenuto nel passato, perché la sanità non deve avere colore politico».
 

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