È fuga dal Friuli Venezia Giulia: siamo al 1º posto per l’emigrazione di giovani cervelli

La fuga dall’Italia, di giovani cervelli e non solo, continua. L’ultimo rapporto dell’Istat sulle iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche della popolazione residente, conferma un trend che fissa a 816 mila gli italiani trasferitisi all’estero negli ultimi 10 anni, il 73% dei quali venticinquenne o poco più, e tre su 4 con un titolo di studio medio-alto. In questa poco piacevole situazione spicca il Friuli Venezia Giulia che, non per valori assoluti ma in rapporto alla popolazione residente, è in vetta tra le regioni italiane per tasso di emigrazione: lasciano il territorio, infatti, 4 friulgiuliani ogni mille residenti. Completa il quadro il saldo, negativo, con l’estero degli italiani laureati di 25 anni e più.
Spiega l’Istat, che accomuna il Fvg a Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta per elevati tassi di emigratorietà (4 su 1.000 per la nostra regione che scende a 3 su mille per Trentino e Val d’Aosta), che forse il fenomeno è legato alla vicinanza ai confini che agevola il trasferimento nei Paesi limitrofi. Ma questa correlazione lascia spazio a molti dubbi, perché Slovenia, Croazia, Austria non svettano come Paesi di destinazione dei nostri giovani emigranti. Al primo posto c’è invece la Gran Bretagna «che accoglie - si legge nel rapporto - la maggioranza degli italiani emigrati all’estero (21 mila), seguono la Germania, la Francia, la Svizzera e la Spagna. In questi 5 Paesi si concentra il 60% degli espatri di italiani. Tra i Paesi extra Ue le mete principali sono Brasile, Stati Uniti, Australia e Canada». Tra gli elementi salienti del rapporto c’è certamente l’emigrazione, con 157 mila cancellazioni anagrafiche per l’estero nel 2018, in aumento del +1,2% rispetto all’anno precedente. Per contro l’immigrazione continua: 332 mila le iscrizioni dall’estero sempre lo scorso anno, ma in calo rispetto al 2017, -3,2%. Sostenuta anche la mobilità interna, tra regioni e aree diverse del Paese, che si è attestata a 1,35 milioni, +1,8%.
Allargando lo sguardo sul decennio, sono espatriati in questo arco temporale circa 182 mila laureati; solo nel 2018 più della metà di coloro che si sono trasferiti all’estero (nel caso del Fvg 2 su mille residenti), è in possesso di un titolo di studio medio-alto. E rispetto all’anno precedente la numerosità dei diplomati e laureati emigrati sono in aumento rispettivamente del +1% e del +6%. Emigrano prevalentemente i maschi, il 58% del totale, mentre le donne sono il 42%, ma nel 2018 l’aumento degli espatri di laureati è più evidente tra le donne, +10%, che tra gli uomini, +7%. Se si parla di rimpatri, il rientro dei laureati italiani di 25 anni e più, si ferma a 13 mila con una differenza di -14 mila come saldo. «La ripresa delle emigrazioni di cittadini italiani - spiega l’Istat - è in parte attribuibile alle difficoltà del nostro mercato del lavoro, soprattutto per i giovani e le donne, e forse anche al mutato atteggiamento nei confronti del vivere in un altro Paese che induce i giovani più qualificati a investire il proprio talento nei Paesi esteri in cui sono maggiori le opportunità di carriera e di retribuzione». Va detto inoltre che i programmi specifici varati per il “rientro dei cervelli” non appaiono sufficienti a «trattenere le giovani risorse che costituiscono parte del capitale umano indispensabile alla crescita del Paese».
Cala l’appeal dell’Italia, e in parte del Fvg, per gli stranieri. Nel 2018 segna -17% l’immigrazione dal continente africano; la maggioranza delle immigrazioni dall’estero arrivano da Romania, Albania, Ucraina. Il Fvg conta 7 immigrati ogni mille residenti, alla pari con Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Gorizia è la provincia con il più elevato tasso di immigratorietà, 10 per mille (media Italia 5,5 per mille). Infine per quel che concerne la mobilità interna, il Fvg è al terzo posto con una crescita di +2,7 per mille, e tra le province quelle più attrattive sono Trieste e Pordenone. —
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