Due serbe positive al rientro in Fvg, stop ai voli dal Bangladesh. Fedriga: "Sanzioni penali per chi rifiuta la quarantena"

La Regione studia uno screening centrato su Monfalcone. Bloccati gli arrivi dal Paese asiatico
Controlli della temperatura su unod dei 215 passeggeri bangladesi del volo speciale della Biman Bangladesh Airlines (Bg4165) appena arrivato a Fiumicino da Dacca, Roma, 6 luglio 2020. A seguito di casi di Covid registrati di recente nel Lazio tra alcuni componenti della comunità del Bangladesh (saliti oggi a 39, ndr), così come disposto con un'apposita ordinanza della Regione Lazio e in stretto raccordo con l'Usmaf (Ufficio di sanità marittima aerea e di frontiera). Ansa/Telenews
Controlli della temperatura su unod dei 215 passeggeri bangladesi del volo speciale della Biman Bangladesh Airlines (Bg4165) appena arrivato a Fiumicino da Dacca, Roma, 6 luglio 2020. A seguito di casi di Covid registrati di recente nel Lazio tra alcuni componenti della comunità del Bangladesh (saliti oggi a 39, ndr), così come disposto con un'apposita ordinanza della Regione Lazio e in stretto raccordo con l'Usmaf (Ufficio di sanità marittima aerea e di frontiera). Ansa/Telenews

UDINE. La preoccupazione adesso porta dritta verso i bengalesi e, in particolare, si rivolge a coloro che hanno lasciato l’Italia nei mesi scorsi facendo ritorno nel nostro Paese, ma per quanto di riguarda specialmente in Friuli Venezia Giulia, negli ultimi giorni.

Fedriga duro con i contagi di ritorno: "Sanzioni penali"


L’allarme, a livello nazionale, è stato lanciato, in fondo, prima da Nicola Zingaretti che ha disposto con una specifica ordinanza regionale una serie di tamponi e test sierologici nei confronti dei passeggeri provenienti dal Bangladesh all’aeroporto di Fiumicino e poi dal ministro della Salute Roberto Speranza che – attraverso un post su Facebook – ha annunciato il blocco dei collegamenti aerei con il Paese asiatico dopo la positività riscontrata su 21 viaggiatori in arrivo da Dacca.

Nelle ultime 24 ore 69 contagi in Croazia, 16 in Slovenia

«Ho appena disposto la sospensione dei voli in arrivo dal Bangladesh – ha scritto il ministro in quota Leu – a seguito del numero significativo di casi positivi al Covid-19 riscontrati sull’ultimo aereo arrivato ieri a Roma. La quarantena per chi viene da Paesi extra Ue ed extra Schengen è già prevista ed è confermata. Ma dopo tutti i sacrifici fatti non possiamo permetterci di importare contagi dall’estero. Meglio continuare a seguire la linea della massima prudenza».


La cronaca, d’altronde, è impietosa e spiega come i casi di contagio di cittadini bengalesi in Italia si stiano moltiplicando. Prima dei 21 positivi sul volo da Dacca, infatti, nella zona di Roma si erano registrati altri 39 casi di positività di bengalesi, mentre a Viareggio è stato individuato un nuovo cluster toscano che coinvolge undici persone, sempre di origine bengalese, appartenenti a due nuclei familiari distinti oltre a quattro ospiti. Il contagio, è stato spiegato dall’Asl locale, sarebbe partito proprio da uno degli ospiti provenienti da Dakka atterrato a Roma la settimana scorsa. Se a questo ci aggiungiamo poi il focolaio di Jesolo e Cavallino – di cui riferiamo a parte –, bene si capisce come l’attenzione sia alta, in materia, anche in regione.

La linea dura della Slovenia: raffica di quarantene ordinate ai valichi (1.260 in tre giorni)
In Slovenia sono iniziati i controlli alla frontiera con l'Italia, e l'ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea, 11 marzo 2020. ANSA/MAURO ZOCCHI


«Condivido l’azione di Speranza – ha confermato Massimiliano Fedriga – che aveva già manifestato la preoccupazione per la situazione dei cittadini bengalesi già alla fine della scorsa settimana. Una preoccupazione che è anche la mia per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia». Stando ai dati dello scorso anno, infatti, in regione vivono oltre 4 mila 300 cittadini bengalesi di cui la stragrande maggioranza – oltre 2 mila 200 – residenti a Monfalcone.

Per questo l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, in coordinamento con il sindaco della città cantierina Anna Maria Cisint, sta predisponendo un protocollo, che dovrebbe essere pronto oggi, per avviare uno screening locale rivolto espressamente ai cittadini bengalesi rientrati in Friuli Venezia Giulia dopo essere ritornati in patria nei mesi scorsi.



Riccardi, però, nel frattempo deve fare i conti anche con un altro problema e cioè le due positività riscontrate a Trieste. In entrambi i casi parliamo di due cittadine serbe – di cui una studentessa universitaria – che hanno manifestato i sintomi del coronavirus al rientro nel capoluogo regionale dopo essersi recate nel loro Paese.

Una volta accertata la positività delle due straniere – prive di rapporti personali e familiari tra di loro –, il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria Giuliano Isontina ha attivato i protocolli per il tracciamento e i test, mentre Riccardi ha fatto il punto della situazione con il sindaco Roberto Dipiazza e il prefetto del capoluogo regionale Valerio Valenti.

Continua, infine, ad allarmare anche l’evoluzione del contagio nei Balcani. In Slovenia l’ultimo dato parla infatti di 24 nuovi casi giornalieri che salgono a 69 in Croazia e a 78 in Macedonia. Per quanto riguarda la Serbia, inoltre, la Grecia, preoccupata dai contagi di cittadini di Belgrado sul proprio territorio, ha chiuso i confini anche ai turisti in arrivo dal Paese dell’ex Jugoslavia.


 

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