Due preziosi corredi longobardi da scoprire

I reperti della necropoli della ferrovia da venerdì al Museo archeologico nazionale di Cividale 

CIVIDALE. In mostra a Cividale, in anteprima, alla vigilia della partenza per Cortona (dove rappresenteranno i pezzi forti dell’esposizione “Il tesoro dei Longobardi”): due preziosi corredi restituiti - lo scorso anno - dalla necropoli della ferrovia e appena restaurati saranno offerti alla vista del pubblico da venerdì (“vernissage” alle 17.30) al giorno di Pasqua, nei locali del Museo archeologico nazionale.

I reperti provengono da una tomba maschile - che aveva subito attirato l’attenzione degli studiosi per la presenza di una croce dall’inconsueta iconografia: un mostro marino con fatture femminili - e da una sepoltura di donna. Dalla prima sono riaffiorati uno scudo, una spada, una lancia e una cintura multipla, composta da numerose guarnizioni con decorazioni in agemina, riconducibili al secondo stile animalistico; la tomba femminile, più antica, custodiva gioielli di tradizione romano-bizantina, a cominciare da raffinate spille (una delle quali sormontata da una piccola colomba) con cui, probabilmente, era stata chiusa la cuffia che fermava i capelli della defunta.

Entrambi i corredi confermano la complessità culturale della società cividalese tra la fine del VI secolo e i primi decenni del VII. Ma venerdì sarà presentato anche il rinnovato allestimento (curato da Serena Vitri, direttrice uscente dell’Archeologico, e da Flaviana Oriolo, conservatrice del Civico museo archeologico di Zuglio) della sezione espositiva dedicata ai bronzi di Zuglio, appunto: in quattro pannelli - grafica di Domenico Montesano - si ricostruisce la storia del foro e si riassumono le più recenti interpretazioni sullo straordinario complesso, un unicum a livello nazionale. (l.a.)

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