Due cordate pronte a rilevare il Mercatone

Mondo Risparmio e Carrefour pronti a rilevare con una partnership alcuni negozi della catena fallita Mercatone Uno: è l’indiscrezione che circola a Sacile dove il punto vendita di Cornadella è chiuso da sette mesi.
Un’ipotesi e basta. «Cinque mesi di tempo per trovare gli acquirenti – non si sbilanciano alla Filcams-Cgil a Sacile –. Il nostro obiettivo è quello di salvare l’occupazione, con il ricollocamento di 28 addetti, rimasti sulla strada dal 24 maggio». L’assegno della cassa integrazione sarà fermo: 500 euro medi per i lavoratori nei prossimi cinque mesi, la Finanziaria ha escluso l’emendamento con gli aumenti.
Il dato certo è quello dell’espansione dei punti vendita rilevati e riaperti dalla partnership delle due importanti catene nazionali Mondo risparmio e Carrefour express, a partire dall’area ferrarese. «Sono due catene ancora assenti – incrociano le dita vari ex dipendenti del Mercatone – nell’area Liventina». Speranze e delusioni sotto l’albero di Natale a Sacile: la manovra del Governo, ieri, non ha autorizzato l’integrazione dell’assegno di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori: è bloccato al minimo di 500 euro. «Siamo sconcertati dall’assenza di soluzioni per gli ex lavoratori del Mercatone Uno – è il commento dei sindacalisti Filcams-Cgil –. La richiesta di integrare gli importi della cassa integrazione poteva essere inserita nella Finanziaria. Sembrava questa l’intenzione delle forze politiche che sostengono la maggioranza del Governo. Invece, nulla di fatto: l’emendamento è stato bocciato e non sembra che ci siano spazi di recupero» .
Sono 1.700 i disoccupati in oltre 50 punti vendita nazionali del Mercatone: una settantina friulani. Dopo il fallimento dell’ultima proprietà Shernon holding e il rientro in amministrazione straordinaria, il ministero dell’Economia ha lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla cassa integrazione, ma l’assegno è quello minimo. «Tanti lavoratori sono penalizzati per avere accettato nel 2018 il contratto part-time con la Shernon – spiegano i sindacalisti –. Dopo il fallimento dell’azienda, l’assegno di cassa integrazione è stato calcolato su quel reddito a tempo parziale». Gli emolumenti previsti dall’ammortizzatore sociale non saranno integrati e rimarranno al di sotto della soglia di dignità: 500 euro in media mensili. Il provvedimento è stato congelato, ma i sindacati alzano il pressing per il 2020.
«Servono certezze per chi vive l’incognita del futuro occupazionale e la cassa ridotta ai minimi termini – aggiungono i sindacati –. E non ci sono notizie certe sulle manifestazioni di interesse pervenute per l’acquisto del Gruppo Mercatone, dopo la conclusione del bando di vendita a fine ottobre».
Ultimo giorno, oggi, per presentare le offerte sulla merce rimasta negli scaffali del magazzino di Sacile: sul sito web www.fallimentoshernon.it. –
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