Duca d’Aosta, aperto il cantiere
Affidati i lavori a Cordenons, 317 giorni per finire il primo lotto. Genitori in visita alla scuola col sindaco

CORDENONS. Rappresentanti del “Comitato genitori per la sicurezza” in sopralluogo al cantiere del primo lotto della scuola elementare Duca d’Aosta, ieri mattina a Cordenons, contestualmente all’avvio dei lavori di sistemazione sismica, energetica e ambientale del plesso di via Montello. Da ieri sono scattati i 317 giorni entri i quali si rimetterà a nuovo l’intero blocco prospiciente via Montello. Dell’esistente rimarranno i soli muri perimetrali.
In occasione della firma della consegna dei nlavori il sindaco Andrea Delle Vedove e l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Netto, hanno organizzato un giro illustrativo all’interno dei locali della scuola (sui quali si è già intervenuti con lavori propedeutici all’apertura del cantiere) assieme ai progettisti e ai genitori. Con loro anche la vice irettrice dell’istituto Alberto Manzi, il presidente del consiglio di istituto, Mauro Toniolo, l’assessore al Bilancio, Stefano Raffin, e il consigliere di maggioranza Vito Fantin (Forza Cordenons).
«C’è chi sostiene che avremmo potuto costruire una nuova scuola – ha affermato il sindaco – Non solo ciò avrebbe comportato un investimento ulteriore di almeno un paio di milioni di euro, ma abbiamo scelto di preservare la storicità di questo edificio, costruito nel 1913, trasformandolo in una scuola moderna e sicura sotto tutti i punti di vista». Riqualificata durerà altri cinquant’anni. «Siamo emozionati – ha commentato la presidente del comitato genitori, Roberta Papais – Da anni attendevamo questo momento. Ora continueremo a restare vigili anche sull’iter del secondo lotto». Soddisfatto anche Toniolo, il quale ha auspicato «che i tempi previsti siano rispettati: prima gli alunni rientreranno a scuola meno si graverà sugli altri plessi in cui sono temporaneamente ospitati».
I progettisti di questo primo lotto sono l'ingegnere Renato Vitaliano (seguì il restauro del palazzo della Camera di Commercio di Pordenone e, a Venezia, quello di Ca' Foscari, de La Fenice e del ponte di Calatrava) e lo studio di progettazione Castelletto e Palorini di Pordenone. Hanno illustrato le criticità della struttura: dall’assenza di solai sul tetto che esponeva i muri al primo piano al rischio simico ai vuoti sanitari nelle fondazioni, che esponeva la struttura a un rischio ambientale per la presenza di gas radon (seppur di poco, oltre i limiti massimi previsti). Dalla costruzione la Duca d’Aosta è stata interessata soltanto una volta, negli anni Settanta, da lavori strutturali (rinforzo del tetto). Dopo il crollo di una porzione di trave marcita, nel settembre del 2011, per arrivare all’avvio del cantiere ci sono voluti quattro anni. A spingere sull’acceleratore è stata la giunta Delle Vedove. In un anno e mezzo dal suo insediamento ha affidato progettazione e lavori del primo lotto ed è a buon punto con la progettazione del secondo. «Per questo lotto manca ora all'appello un milione di euro» ha puntualizzato Netto.
L'intero intervento nella storica scuola cordenonese tra primo e secondo lotto durerà all’incirca tre anni.
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