Droga con tecno-serra, bagnino a casa

Obbligo di dimora per David Marosa. La difesa: nessuna prova di spaccio

LATISANA. David Marosa, il bagnino di 32 anni, residente a Lignano Pineta, che i carabinieri di Latisana avevano arrestato venerdì scorso, dopo che nel suo appartamento era stata rinvenuta una serra per la coltivazione di marijuana, è tornato a casa. La scarcerazione è avvenuta nella tarda mattinata di ieri, al termine dell’udienza con la quale il gip del tribunale di Udine, Roberto Venditti, ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti dell’uomo la misura lieve dell’obbligo di dimora. Il pm Barbara Loffredo aveva chiesto per l’indagato la custodia cautelare in carcere.

LATISANA. Assistito dal proprio difensore, avvocato Roberto Mete, il bagnino ha risposto alle domande del giudice, evidenziando la natura personale del consumo della sostanza stupefacente ed escludendo qualsiasi ipotesi di spaccio. La stessa perquisizione dell’appartamento aveva dato esito negativo: nessun oggetto, tra quelli generalmente adoperati per lo spaccio, è stato trovato al suo interno. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Latisana si erano invece trovati di fronte a una struttura altamente tecnologica, dotata di lampade termiche, termoventilatori ed essicatori, con il metodo idroponico, una speciale tecnica per rendere lo stupefacente di alta qualità e a elevato principio attivo.

A questo proposito, il difensore ha ricordato come la pesatura sia stata effettuata dai carabinieri al lordo e come per il riscontro sull’effettiva quantità di principio attivo sarà quindi necessario attendere l’esito delle analisi. Se la marijuana coltivata fosse destinata esclusivamente all’uso personale o meno, invece, sarà oggetto di successiva discussione in fase processuale.

Ieri, intanto, Marosa ha raccontato di essere solito prepararsi lo stupefacente da sè, una volta l’anno, per utilizzarlo poi nei mesi a seguire ed evitare così qualsiasi tipo di contatto con ambienti degradati. Non a caso, era stata una semplice segnalazione dei vicini di casa, insospettiti dall’odore proveniente dal suo appartamento, a fare scattare l’indagine.

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