Dottorati di ricerca targati Udine-Trieste FOTO

UDINE. Dopo le 10 lauree magistrali già organizzate in coppia, ora le università di Udine e di Trieste uniscono le forze anche sui dottorati di ricerca. Ieri, a palazzo Florio, a Udine, nel giorno del debutto, il tavolo tecnico permanente di coordinamento delle università del Friuli Venezia Giulia ha definito la mappa dei dottorati di ricerca da organizzare in tandem.
Nell’area umanistica, gli atenei di Udine e Trieste collaboreranno nell’organizzazione dei dottorati di ricerca in Linguistica e Storia ai quali si aggiungerà anche Scienze dell’antichità coinvolgendo, però, anche l’università Cà Foscari di Venezia. Dottorato “regionale” anche per gli studi giuridici, Scienze dell’ambiente e, molto probabilmente, anche per Economia. La scuola di dottorato in Agraria, invece, sarà organizzata con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento).
Pur mantenendo le rispettive autonomie e identità, le università, per aumentare la qualità e l’internazionalizzazione dei corsi di studio, sono costrette a collaborare. «Soprattutto alla luce del decreto ministeriale che inasprisce i requisiti minimi» aggiunge il rettore dell’ateneo friulano, Cristiana Compagno, facendo notare che le nuove norme, per ogni Scuola di dottorato, prevedono la presenza di 16 docenti altamente qualificati. «Con 21 dottorati attivati, tanti se ne contano a Udine, è difficile mantenere un così elevato numero di docenti» spiega ancora il rettore motivando l’accelerazione dei processi di condivisione e unione di alcune aree disciplinari con Trieste, Venezia, Verona e Padova. A questi si aggiungerà la Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) che sta aderendo all’accordo.
E così, ieri, a Udine, è arrivato il rettore dell’università di Trieste, Francesco Peroni, il quale, nel ribadire l’importanza dell’accordo, ha fatto notare che «la bozza di decreto di programmazione triennale prevede e incentiva tre diverse tipologie di federazione, tra queste anche quella attuata tra Udine e Trieste». Il rettore di Trieste, insomma, ha fatto notare che il sistema universitario regionale, a Roma, ha fatto scuola.
La collaborazione sarà esteso pure al sistema bibliotecario che, a questo punto, accorperà la disponibilità dei volumi e soprattutto degli acquisti.
La collaborazione tra le università di Udine e di Trieste convince anche gli studenti: «Siamo stati noi ad anticipare i tempi» hanno ricordato i presidenti dei Consigli degli studenti di Udine e di Trieste, Alice Buosi e Riccardo Spina, prima di sedere al tavolo con i due rettori e i docenti coinvolti nella collaborazione didattica.
Collaborazioni inevitabili secondo il rettore Compagno che in occasione dell’apertura dell’anno accademico le aveva definite «alleanze strategiche che stavano nella visione dei padri fondatori e che oggi spetta a noi interpretare e realizzare».
«Sono contenta - ha affermato il rettore nel dare il benvenuto ai colleghi di Trieste a palazzo Florio - che l’insediamento del Tavolo tecnico permanente di coordinamento delle università avvenga qui, a Udine».
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