Dopo 75 anni chiude il negozio Mazzoleni

Udine, i titolari dell’attività di casalinghi e idee regalo: «Troppe spese e il Comune non aiuta»
Udine 7 Febbraio 2014 mazzoleni Telefoto Copyriight Petrussi Foto Press -TURCO
Udine 7 Febbraio 2014 mazzoleni Telefoto Copyriight Petrussi Foto Press -TURCO

Udine si appresta a dire addio a 75 anni della storia commerciale del suo centro e a costringere, tra qualche mese, altre tre persone a reinventarsi una nuova occupazione per mantenere le proprie famiglie. Da ieri mattina, infatti, è cominciata la liquidazione totale della merce del negozio Mazzoleni di via Rialto, storico esercizio dedicato alle liste negozi, agli articoli per la casa e alle idee regalo.

E così entro la primavera – quando cioè è in previsione la chiusura definitiva – la famiglia Mazzoleni porrà la parola fine a un’attività e a una passione nata nel lontano 1939 per opera della signora Maddalena, nonna e omonima dell’attuale, e a questo punto ultima, proprietaria del negozio. Il punto vendita così come lo conoscono gli udinesi, infatti, nasce alla fine degli anni 30 all’interno dell’allora “Galleria del Lavoratore”, prima di trasferirsi, nel 1961, in via Poscolle e quindi nel 2001 – dopo aver cambiato denominazione passando da La Casalinga all’attuale Mazzoleni – stanziarsi nello stabile di via Rialto.

«Non riusciamo più a far fronte alle spese – ha detto Maddalena – e la dispersione della clientela con il crollo del movimento in centro città per noi ha rappresentato la botta finale. Le cause della chiusura sono molteplici e variegate, ma certamente le scelte politiche dell’ultimo decennio non ci hanno minimamente aiutato e, anzi, ci hanno fortemente ostacolato».

Una critica, quella di Mazzoleni, precisa e diretta. «In tutti questi anni – ha attaccato – non ho visto alcuna scelta costruttiva da parte dell’amministrazione comunale. Udine è stata trasformata in un dormitorio in cui il commerciante non è visto come un’opportunità per tutta la città, ma come una sorta di parassita. Provate a vedere quanti negozi, ormai, sono di proprietà vera e quanti, invece, sono semplicemente dei franchising per capire quali scelte sono state adottate per il centro di Udine. Non dico che sia tutta colpa della politica, ma la nostra chiusura, così come quella di tanti altri esercizi storici e tradizionali della città, è dovuta alla combinazione che si è creata tra una pessima amministrazione e lo scoppio della crisi economica».

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