Dona l’ex mobilificio di famiglia per realizzare un centro disabili

Basilio Di Ronco, di Sutrio, ha regalato alla cooperativa Cjalderie di San Daniele un capannone inutilizzato. L’obiettivo è avviare progetti di tipo sociale e favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli ospiti

SAN DANIELE. «Ridar vita a un immobile utilizzandolo in ambito sociale contribuendo così a rivitalizzare il paese di Sutrio continuando sulla strada intrapresa da mio nonno prima e poi da mio padre e da mio fratello che hanno dato lavoro a molte maestranze nel corso degli anni».

Basilio Di Ronco, mosso da alti principi di moralità e di solidarietà nonché da un grande amore per la propria terra, ha donato alla cooperativa la Cjalderie di San Daniele l’ex mobilificio che porta il nome della celebre famiglia di mobilieri affinché vengano sviluppati progetti a carattere sociale.

Il progetto è stato illustrato nei giorni scorsi nella sede della Regione a Udine dal presidente della cooperativa, Pietro Valent, alla presenza, fra gli altri, della famiglia Di Ronco del presidente del Consiglio regionale Fvg Franco Iacop, dei consiglieri regionali Alessandro Colautti ed Enio Agnola, del direttore di Legacoop Fvg Alessio Di Dio, di Stefano Minin per Coop Alleanza 3.0 e di Giuseppe Morandini presidente della Fondazione Friuli. «Un incontro, quello con la famiglia Di Ronco – ha sottolineato Valent –, davvero importante, capace di dare origine a un percorso significativo per la comunità».

La famiglia ha voluto donare l'immobile a un’organizzazione di utilità sociale affinché venisse utilizzato per progetti a carattere sociale.

Da qui è nata l’idea progettuale di utilizzare gli oltre tre mila metri quadrati per un centro polifunzionale dove far coesistere un centro diurno semiresidenziale per oltre 40 ragazzi diversamente abili, un centro residenziale, un appartamento didattico per l’autonomia possibile dove sviluppare e mantenere un buon livello di autonomia domestica, un modulo di terapia-formazione di tipo occupazionale e infine delle attività cooperativistiche per l’inserimento lavorativo di alcune persone svantaggiate. Il progetto, che ha riscontrato l’interesse dell'Ass3, ha l’obiettivo di coniugare l’ampia disponibilità di spazi e la posizione dell’immobile nel centro di Sutrio per realizzare attività dedicate alle persone con disabilità ma anche a valenza socio-educativa.

La struttura recuperata potrà anche essere un luogo di osservazione e formazione per i giovani per percorsi di tipo occupazionale in linea con la mission de La Cjalderie. Morandini e Iacop hanno espresso parole di gratitudine sia verso chi mette a disposizione il bene sia verso chi lo riceve perché in entrambi i casi c’è un impegno verso la comunità.

«Il primo lotto dei lavori, ovvero la riqualificazione del primo piano, – ha aggiunto Valent – se vengono recuperate le risorse finanziarie, potrebbe essere già realizzato nel 2020. L’auspicio è che accanto al privato e al privato sociale intervenga, a sostegno del progetto, il pubblico».

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