Don Geretti lascia l’ufficio catechistico per andare a Roma

Don Alessio Geretti con un piede a Roma per un ciclo di studi alla Pontificia università Gregoriana. La notizia era nell’aria, ma l’annuncio ufficiale è arrivato ieri durante la messa nel duomo di Tolmezzo, dove la comunità si era riunita. Il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, che proprio ieri festeggiava il suo 45esimo compleanno, lascia il suo incarico per completare il ciclo di studi in teologia dogmatica.
Ad annunciarlo ufficialmente alla comunità tolmezzina, dove Geretti ha trascorso un ventennio di sacerdozio e dove dal 1998 al 2010 ha rivestito l’incarico di vicario parrocchiale, è stato il presidente del consiglio pastorale Maurizio Treleani. In poche ore la notizia si è diffusa ben oltre la Carnia, visto l’importante ruolo ricoperto da don Geretti all’interno del Comitato di San Floriano – organizzatore della mostra internazionale di Illegio assieme a monsignor Angelo Zanello che con lui ne è il fondatore – e nella mostra stessa, di cui don Geretti è curatore.
«Inizio il dottorato in teologia dogmatica che mi porterà a Roma – ammette don Geretti senza specificare quanto durerà il suo nuovo impegno – ma ciò non significa che lascio Illegio».
Don Geretti, è tuttora il curatore della mostra “Padri e figli” che resterà aperta fino all’8 ottobre. Non solo, oggi l’esecutivo udinese guidato dal sindaco Pietro Fontanini sarà ricevuto a Illegio da don Geretti per visitare l’esposizione e organizzare nella frazione una riunione di giunta. «Don Geretti va a concludere questo ciclo di studi integrando la sua conoscenza, come il clero udinese ha sempre fatto, alimentando la preparazione e l’ intelligenza degli uomini di Chiesa» conferma Monsignor Zanello .
«Don Geretti è un sacerdote che ha saputo dare rilevanza internazionale a un piccolo borgo – commenta il consigliere comunale tolmezzino Francesco Martini – il suo trasferimento comporta una gravissima perdita per la Carnia».
«Le doti e le competenze di don Geretti sono innegabili – gli fa eco l’assessore comunale Fabiola De Martino –, ma se la sua strada dovesse proseguire altrove saremo orgogliosi di lui e questo nulla toglierà a ciò che ha dato alla comunità, legata a lui da immutato affetto». —
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