Domani l’addio a Eleonora La mamma: voglio la verità

I funerali di Eleonora Molaro si celebreranno domani alle ore 10.30 alla chiesa del Redentore di via Mantica.
Sarà il tempo del dolore, del distacco. La mamma nello strazio del suo dolore chiede la verità e attende «che sia fatta chiarezza» sulla vicenda che ha portato Eleonora alla morte. Due sono le persone indagate per questo l’uomo che la ospitava a Ferragosto e il medico che l’aveva in cura al Sert. «Conoscendo i fatti, mi aspettavo questo epilogo – afferma la mamma Stefania Pividori – per me non è stata una sorpresa. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità aggiunge – non ci potrà essere giustizia perché Eleonora non c’è più. Sono una perdente – dice sconsolata - perchè ho perso una cosa immensa. Ho perso mia figlia, ho perso tutto il suo futuro. Dopo le esequie riprenderemo a seguire la vicenda, non c’è fretta ormai. Le indagini vanno avanti, il mio avvocato seguirà con attenzione».
La mamma ha parole di pietà verso la persona che ha ospitato nella sua casa Eleonora: «Immagino sia molto impaurito, dispiaciuto e scosso per quanto è successo. È una persona semplice e buona che si è trovata in un ingranaggio terribile. Il dolore, comunque, merita rispetto da qualunque parte arrivi».
Numerose le attestazioni di solidarietà e di affetto ricevute dai genitori in questi giorni. La tragedia coinvolge nel dolore due famiglie (che hanno vissuto e stanno vivendo il dramma di un percorso difficile come quello di uscita dal tunnel delle tossicodipendenze), due comunità quella di Rive D’Arcano dove è avvenuta la tragedia e paese di origine della mamma e quella di Sedegliano in cui vive il papà Guerino Molaro . I lembi della vita tormentata di Eleonora sono come un grande lenzuolo di sofferenza che ha avvolto per anni la famiglia della ragazza, ultimamente, da due mesi soltanto, anche lei voleva ritornare a riprendersi il diritto alla vita. Quella gita a Grado il 26 luglio con la sua mamma era un piccolo inizio, era un giorno felice. Forse l’ultimo. La sorella Lisa non potrà cancellare dalla sua mente l’ultima immagine di Eleonora “incrociata” il giorno prima di Ferragosto, alla stazione di Udine. «Stava male, non stava in piedi» commenta. E poi quel “ciao mamma ci vediamo lunedì” di Eleonora alla madre, sempre in quel giorno. Quanta impressione nei giovani e negli adulti ha destato questa vicenda così “difficile da giudicare” da qualsiasi punto di vista la si osservi. Tra qualche settimana si potranno avere certezze e risposte complete dagli esami di laboratorio. Intanto le autorità giudiziarie hanno dato il permesso per la cremazione del corpo. Viene così esaudito il desiderio manifestato dalla ragazza.
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