Dolore e incredulità in paese: «Mamma premurosa con i figli»

DIGNANO. L’ultimo viaggio, verso casa. Il feretro di Celeste Pirona 76 anni giungerà oggi nel suo paese natale, dove sarà accolto da una comunità disorientata da una tragedia difficile da capire: quella di una madre uccisa da suo figlio, Ivano Pirona, 47 anni.

L’uomo, in ragione del suo fragile equilibrio psicologico, è agli arresti al Chi de Fitz-James, ospedale psichiatrico di Clermont.. Niente funerale a Carpacco: le esequie sono già state celebrate in Francia, ieri. Celeste Assutta Pirona sarà tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Carpacco, con una cerimonia privata, domani mattina.

Emigrata friulana uccisa in Francia: il figlio l’ha sgozzata nella cucina di casa
La casa di Moulin a Berthecourt, nel nord della Francia, dove è stata uccisa la donna originaria di Carpacco


La stampa francese, nei giorni scorsi, ha dato ampio rilievo all’omicidio. Riccardo Zuccolo, sindaco di Dignano, esprime il suo cordoglio e la vicinanza di tutta la comunità dignanese e di Carpacco alla famiglia della donna uccisa.

«Famiglia che ha mantenuto sempre vivo il rapporto con la nostra comunità – aggiunge il primo cittadino –. Al loro rientro, in estate, i coniugi e proprio il figlio Ivano partecipavano con un loro contributo lavorativo alla riuscita della sagra paesana che si svolge a Carpacco nelle prime due settimane di agosto. Abbiamo appreso la notizia con tanto dolore e sgomento, ci ha sconvolto tutti».

Numerosi gli aneddoti sulla famiglia Pirona raccontati dai paesani, in particolare quelli presidente dei donatori di sangue, Franco Prenassi. Nel ricordare con affetto e rimpianto la signora Celestina gli vengono in mente le ore felici trascorse nella loro casa in Francia, in occasione del suo viaggio di nozze.

«Celestina era una persona solare, di compagnia, affabile, una mamma premurosa nei confronti dei figli. Una famiglia normale. Quando venivano in vacanza a Dignano si integravano subito. Il marito di Celestina, Aldo, aveva un’impresa edile con il fratello Valentino. Il 3 novembre scorso è stata consegnata ai fratelli Pirona una targa di riconoscimento come orfani di guerra».
 

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